venerdì 11 febbraio 2011
Domani la Giornata in tutta Italia, ma anche in Spagna e Portogallo. Secondo l’Istat sono più di 8 milioni gli italiani che vivono al di sotto della soglia di povertà. Per il Censis, un quinto dei cittadini rinuncia a curarsi perchè non ha i soldi per acquistare le medicine.
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Il Banco farmaceutico diventa internazionale e, per la prima volta, sbarca sulla penisola Iberica. In contemporanea con 83 province e più di 1.200 comuni italiani, domani anche in Spagna e Portogallo sarà possibile recarsi in farmacia per acquistare e donare ai poveri un prodotto da banco (quelli che non necessitano di ricetta medica). In Italia, secondo l’Istat, sono quasi 8 milioni le persone in stato di povertà relativa, che non si possono permettere nemmeno una pillola quando hanno il mal di testa. Operazioni ordinarie per tanti diventano vere e proprie imprese per chi non è neanche in grado di mettere insieme il pranzo con la cena. Figurarsi la salute. E così, secondo il Censis un quinto degli italiani rinuncia a curarsi perchè non ha i soldi per comperare le medicine o per effettuare esami specialistici.In dieci anni, la Fondazione Banco farmaceutico ha raccolto oltre 2 milioni di medicinali per un valore di circa 13 milioni di euro. Anche domani i 10mila volontari del Banco saranno presenti in più di 3.200 farmacie italiane, per aiutare i cittadini a compiere questo gesto di carità che, come recita lo slogan dell’undicesima Giornata nazionale di raccolta del farmaco, “cambia la vita”. Quanto raccolto al termine della giornata, servirà a curare le oltre 420mila persone che quotidianamente vengono assistite da 1.312 enti caritatevoli convenzionati con il Banco farmaceutico in tutta Italia.Quasi un quarto dei farmaci raccolti nelle precedenti giornate è rappresentato da antipiretici (il 15% per adulti e il 9% per bambini), mentre un altro 17% è relativo agli antiinfiammatori. Infine, il 9% di tutti i farmaci da banco donati nelle precedenti edizioni della Giornata, è rappresentato da antitosse, mentre la restante parte è composta da antisettici, disinfettanti, antiacidi, colliri, lassativi e altri tipi di farmaci.«Il rapporto Censis 2010 – ricordano i volontari del Banco farmaceutico – ha individuato la natura della crisi sociale ed economica in un calo del desiderio che si manifesta in ogni aspetto della vita. Abbiamo meno voglia di costruire, di crescere e di cercare la felicità. Ma chi o che cosa può riaccendere il desiderio? L’esperienza di positività e di sovrabbondanza della Carità cristiana di cui siamo oggetto risveglia e sostiene il nostro desiderio e ci permette di proporre a tutti la Giornata di raccolta del farmaco. Un gesto di gratuità e condivisione che aiuta i più poveri e che ridesta chi vi partecipa, generando un soggetto nuovo».
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