sabato 11 luglio 2009
Un contributo forfettario di 500 euro per ciascun lavoratore, senza alcuna differenza in base alla nazionalità. È quanto dovranno pagare i datori di lavoro prima di poter presentare la denuncia per la regolarizzazione di badanti e colf. Lo prevede la bozza del testo messo a punto dal ministro del Welfare Maurizio Sacconi e dal ministro dell'Interno Roberto Maroni.
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Un contributo forfettario di 500 euro per ciascun lavoratore, senza alcuna differenza in base alla nazionalità. È quanto dovranno pagare i datori di lavoro prima di poter presentare la denuncia per la regolarizzazione di badanti e colf.Lo prevede, secondo quanto riferiscono fonti parlamentari, la bozza del testo messo a punto dal ministro del Welfare Maurizio Sacconi e dal ministro dell'Interno Roberto Maroni. La norma sarà presentata sottoforma di emendamento al decreto legge anticrisi e in tutto, al momento, conterebbe 14 commi.La denuncia per la regolarizzazione, inoltre, sarebbe limitata per ciascun nucleo familiare ad una unità per il lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare e a due unità per le attività di assistenza a soggetti affetti da patologie o handicap che ne limitano l'autosufficienza. Il rapporto di lavoro deve essere in vigore almeno da aprile 2009: è quanto dovrà denunciare il datore di lavoro per aprire la pratica della regolarizzazione. La denuncia potrà essere fatta dal primo al 30 settembre. A essere interessati, sempre secondo l'ultima versione del testo e quindi suscettibile di ritocchi, sono i datori di lavoro italiani, dell'Unione Europea o extracomunitari (ma lungo-soggiornanti) che alla data del 30 giugno 2009 occupavano irregolarmente alle proprie dipendenze da almeno tre mesi colf o badanti (italiane o straniere) comunque presenti nel territorio nazionale e che continuano ad occuparle alla data di presentazione della denuncia.
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