Le selezioni erano state fissate nel fine settimana - spiega l'azienda - per consentire a chi ha già un lavoro di partecipare. "Ma l'esito è stato talmente catastrofico da lasciare me e il mio staff a bocca aperta", commenta l'imprenditore. Delle regioni coinvolte nella selezione la Lombardia si è dimostrata la meno propensa a cercare lavoro nel fine settimana. Solo in sei si sono presentati a fronte di 317 profili ricevuti. In otto in Emilia Romagna, cinque in Veneto, sei in Liguria. Ma per quali ragioni? Quasi la metà dei candidati (48%) si giustifica con 'motivi di famiglia', altri hanno preferito, raccontano i selezionatori, seguire la squadra del cuore in trasferta o andare a sciare, mentre i più tecnologici hanno chiesto di poter sostenere il colloquio via Skype. La risposta più sbalorditiva (e la meno coerente con il profilo di chi ambisca a fare bella impressione su un possiile futuro datore di impiego)? Quella di chi avrebbe voluto fissare l'appuntamento in un giorno feriale prendendo "un giorno di malattia" al lavoro.
Ai colloqui fissati nel fine settimana si presenta solo il 4,4% degli aspiranti al posto di lavoro. Tra le motivazioni: «Nel fine settimana è più importante la famiglia».
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