Stavano aspettando l'autobus a una
fermata alla periferia di Roma quando una Lancia Lybra lanciata
a velocità insensata li ha falciati senza rallentare, uccidendo
sul colpo una donna filippina di 44 anni. A terra sono rimaste
altre quattro persone, tra urla e sangue sull'asfalto. La
macchina pirata, inseguita da una volante della polizia che le
aveva intimato l'alt poco prima, ha proseguito la corsa e
investito altre due donne in motorino e un'altra a piedi. I tre
a bordo hanno poi abbandonato l'auto e due di loro sono fuggiti
a piedi, con gli agenti alle calcagna. Una ragazza di 17 anni è
stata bloccata. Sono nomadi del campo della Monachina. E questo
ha scatenato la polemica politica e rabbia e razzismo sui
social. La procura di Roma procede per omicidio volontario,
reato che sarà contestato al conducente della macchina.
"Una scena apocalittica", così ha descritto un testimone
quanto successo stasera nel quartiere di Primavalle, una borgata
della capitale. La Lancia - secondo la questura - verso le ore
20 viaggiava a forte velocità su via di Boccea facendo zig zag
tra le altre automobili. Una pattuglia ha intimato l'alt, ma il
conducente invece di rallentare ha accelerato ancora nel
tentativo di fuggire. Arrivato all'altezza della stazione metro
Battistini della linea A - secondo la prima ricostruzione -, ha
investito un gruppo di persone e proseguito ancora la corsa.
L'inseguimento è durato alcuni chilometri - mentre la gente
accorreva a soccorrere i feriti e chiamare il 118 - finché i tre
non si sono fermati all'altezza di via di Montespaccato e scesi
dalla macchina sono fuggiti. Inseguiti dai poliziotti, due dei
tre occupanti sono riusciti a dileguarsi, mentre la ragazza è
stata bloccata. In via di Montespaccato l'auto ha investito
altre due donne a bordo di uno scooter e un'altra a piedi.
Alla fine il bilancio di pochi minuti di follia è di un morto
- una donna filippina di 44 anni - e sette feriti, tre dei quali
in codice rosso. Due donne romane, di 19 e 32 anni, sono state
portate al Policlinico Gemelli. Le altre vittime distribuite tra
San Camillo, San Carlo di Nancy e Santo Spirito.
Tremenda la scena raccontata dai testimoni. "Ho sentito le
sirene della polizia e poi un gran botto - dice Franco Palozzi,
che abita davanti alla fermata metro -. Mi sono affacciato alla
finestra e c'erano delle persone per terra, ferite. Una donna
che non si muoveva, la testa fracassata". "C'era sangue
ovunque", ha riferito un commerciante di via Battistini, una
zona molto popolosa e con tantissimi negozi.
Immediata la polemica politica, con l'opposizione in
Campidoglio che dice "basta al buonismo di Marino con i Rom" e
la leader di Fdi-An Giorgia Meloni che afferma: "Di fronte a
delinquenti senza legge che rubano e uccidono il buonismo è
complicità". Non manca ovviamente Matteo Salvini, leader della Lega che su Fb tuona contro i campi nomadi. "Tre rom sono scappati all'alt della Polizia" e "hanno ammazzato una donna, otto i feriti". "Pare che l'auto sia intestata a un rom, che ne ha altre 24. Una
preghiera. Per il resto... ruspa!!!!! Quando torneremo al
governo, raderemo al suolo uno per uno tutti 'sti maledetti
campi Rom, partendo da quelli abusivi".
Su Facebook e Twitter si scatenato i commenti
rabbiosi degli utenti, tra un "cacciamoli tutti!" e un "i rom
devono morire". Proprio per paura di ripercussioni dopo le numerose minacce si stampo razzista circolate sui social e nel quartiere è stata rafforzata da ieri sera la vigilanza delle forze dell'ordine nei campi nomadi della Capitale.