La Guardia di finanza ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, disposta dal gip di Civitavecchia, nei confronti del costruttore romano Francesco Bellavista Caltagirone, presidente del gruppo Acqua marcia, per presunti reati commessi nella costruzione del porto di Fiumicino, vicino a Roma. Arrestato in via cautelare anche Emanuele Giovagnoli, persona di fiducia del costruttore. Per entrambi i reati contestati sono di frode nelle pubbliche forniture e di appropriazione indebita. A Bellavista Caltagirone è contestata anche il trasferimento fraudolento di denaro a terzi.I provvedimenti eseguiti si inseriscono nelle indagini, coordinate dai pm di Civitavecchia sulla realizzazione del porto turistico a Fiumicino, che avevano già portato, nel novembre scorso, al sequestro dell'intera area del cantiere, per una estensione di circa un milione di metri quadri.Secondo la Gdf, l'inchiesta ha «consentito di individuare un articolato meccanismo di frode nei lavori di costruzione del “porto della Concordia” con un sistema di attribuzione fittizia a soggetti terzi di somme di denaro, per complessivi 35 milioni di euro, oggetto di distrazioni a danno di due società riconducibili al gruppo imprenditoriale “Acqua Marcia” di Roma”.