mercoledì 3 giugno 2009
La GdF e la Dia di Napoli hanno eseguito 15 ordinanze di custodia cautelare per falso nell'indagine sulla gestione dei rifiuti. Le ordinanze - a carico del presidente della provincia di Benevento, Aniello Cimitile, di professori universitari e funzionari della Regione Campania - si riferiscono alla gestione Commissariale.
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La GdF e la Dia di Napoli hanno eseguito 15 arresti nell'ambito di un'indagine sulla gestione dello smaltimento dei rifiuti in epoca commissariale in Campania. In manette sono finiti funzionari regionali, professori universitari ed esponenti politici, tra i quali anche il presidente della provincia di Benevento, Aniello Cimitile, che ha avuto il beneficio dei domiciliari, così come gli altri 14 arrestati. L'indagine è centrata sui collaudi degli impianti di combustibile da rifiuti (Cdr), oggi riconvertiti in impianti per la tritovagliatura. L'indagine dei pm partenopei abbraccia un arco di tempo che va dal 2003 al 2006 ed evidenzia come gli esperti nominati dalla Regione abbiano attestato la conformità rispetto al contratto siglato con Fibe di impianti nei quali invece venivano, ad esempio, posizionati macchinari difformi da quanto previsto dal contratto. I collaudi sono stati firmati nonostante il sequestro operato dalla magistratura nel 2004. La documentazione ritenuta dall'accusa con false attestazioni è stata prodotta mentre i magistrati napoletani accertavano la non conformità rispetto al progetto dei Cdr. Si tratta degli impianti ex Cdr del napoletano (Giuliano e Caivano) e del Sannio (Casalduni). L'accusa per tutti è di falso ideologico, avendo attestato l'idoneità degli impianti quando erano già sequestrati e la conformità del loro prodotto alle specifiche del contratto stipulato tra Regione Campania e Fibe, società del gruppo Impregilo che ha gestito lo smaltimento dei rifiuti nella regione dal 1998 al 2005. Cimitile, in particolare, ex rettore dell'università del Sannio, è indagato in quanto collaudatore e non nella sua veste di presidente della Provincia. Mentre Giulio Facchi, ex sub-commissario vicario all'emergenza rifiuti in Campania, non poteva certificare collaudi degli impianti dei Cdr perchè in possesso solo di diploma di terza media. Intanto l'emergenza rifiuti a Palermo si risolverà nell'arco di pochi giorni. Sono state individuate e prescritte le modalità operative attraverso cui la città sarà ripulita. Il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, ha firmato un decreto che mette a disposizione 40 autocompattatori provenienti da tutta la Sicilia. I lavoratori hanno intanto sospeso lo sciopero bianco. Il sindaco di Palermo ha scritto una lettera di scuse ai turisti a nome di tutti ipalermitani, per i disagi provocati in questi giorni. La lettera è stata recapitata questa mattina a tutti glialberghi: "Desidero esprimervi il mio rammarico per il disagio che in questi giorni avete provato nel girare la nostra città - scrive Diego Cammarata -. L'emergenza, determinata da uno sciopero degli addetti alla raccolta della spazzatura, verrà superata nel più breve tempo possibile".
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