lunedì 7 febbraio 2011
Il presidente Napolitano: «Inammissibili gli incidenti». Maroni invoca una «condanna esemplare». Rilasciati i due giovani arrestati ieri durante la manifestazione organizzata dal Popolo Viola davanti alla residenza di Arcore per chiedere le dimissioni del premier. Si sono registrati alcuni feriti tra gli agenti e i manifestanti. Un giornalista è rimasto contuso.
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Giorgio Napolitano condanna gli scontri avvenuti ieri davanti alla villa di Silvio Berlusconi ad Arcore . Per il presidente della Repubblica "l'esercizio del diritto costituzionale a manifestare pacificamente non deve degenerare in inammissibili disordini e scontri provocati da gruppi estremisti". Per il Quirinale, inoltre, "è risultato che i promotori della manifestazione, rispettando le modalità concordate con le autorità di polizia, sono rimasti estranei a ogni deviazione dal percorso stabilito e a ogni violenza".Dura la reazione del ministro dell'Interno Roberto Maroni: "Sono fatti che vanno colpiti e continueremo a farlo: oggi c'è il processo per direttissima e spero che chi si è reso responsabile dell'aggressione ai poliziotti subisca una condanna esemplare". Secondo il ministro dell'Interno "la protesta è sempre legittima ma quando diventa atto di violenza e si lanciano sassi e bottiglie contro i poliziotti non c'è nessunissima giustificazione"."Da parte nostra non c'è stata alcuna violenza", hanno affermato Giacomo Sicurello e Simone Cavalcanti in merito alle accuse di resistenza e violenza a pubblico ufficiale che gli vengono contestate. Il pubblico ministero ha chiesto per Sicurello la custodia cautelare in carcere e per Cavalcanti l'obbligo di dimora nel suo comune di residenza. Il giudice ha invece deciso di scarcerarli tutti e due. Con la sua decisione, il giudice di Monza ha dunque accolto le richieste dei difensori dei due giovani e rinviato il processo nel merito al 7 marzo prossimo, alle 10.30. Nel frattempo le indagini stanno proseguendo con l'esame dei filmati che documentano gli incidenti, realizzati da agenti e militari. LA GIORNATA DI IERIIeri ccontri e incidenti con lancio di oggetti e cariche delle forze dell'ordine sono successi ad Arcore al termine della manifestazione organizzata dal Popolo Viola per chiedere le dimissioni del premier. Un gruppo di manifestanti ha tentato di raggiungere la residenza di Berlusconi, ma è stato bloccato dalle forze dell'ordine. È quindi partito un lancio di oggetti, soprattutto bottiglie e sassi, contro polizia e carabinieri, che hanno reagito caricando. Due manifestanti sono stati arrestati. Si registrano alcuni feriti tra gli agenti e i manifestanti. Un giornalista è rimasto contuso.ARRESTATI I DUE GIOVANI FERMATISono stati arrestati con le accuse di violenza e resistenza a pubblico ufficiale e saranno processati per direttissima già oggi a Monza i due giovani fermati dalla polizia per gli scontri avvenuti davanti alla stazione ferroviaria di Arcore. Uno dei due giovani proviene dagli ambienti anarchici. I due giovani arrestati sono Giacomo Sicurello, 23 anni, milanese, ritenuto legato all'area anarchica e Simone Cavalcanti, 21 anni di Sant'Angelo Lodigiano. Intanto gli uomini della Digos di Milano esaminano le immagini per identificare altri eventuali responsabili degli scontri ad Arcore.SCONTRI DI MATRICE ANARCHICAIl gruppo che si è reso protagonista degli scontri ad Arcore, a margine della manifestazione del Popolo Viola, sarebbe di estrazione anarchica o comunque di tendenza anarchica, come ha precisato un funzionario della Questura di Milano addetto all'ordine pubblico. Il gruppo, composito ma non compatto, secondo la polizia non proverrebbe solo da Milano, ma anche da altre province lombarde.POPOLO VIOLA, CAOS DA INIZIATIVA DECINA DI FACINOROSIIl Popolo Viola si dissocia «dall'iniziativa di una decina di facinorosi che oggi ad Arcore hanno tentato di formare un corteo non autorizzato». Lo scrive Gianfranco Mascia, uno degli animatori del No B Day che era presente alla manifestazione di Arcore.«Durante tutta la manifestazione la Rete Viola e il Popolo Viola di Milano hanno chiesto di mantenere la mobilitazione allegra, pacifica e colorata, seguendo lo spirito nonviolento dei Viola - spiega Mascia -. La nostra solidarietà va alle forze dell'ordine con le quali manteniamo un rapporto di stretta collaborazione, come dimostrano le decine di mobilitazioni grandi e piccole organizzate da noi Viola in questi mesi, senza nessun episodio di violenza». «Siamo vicini al carabiniere ferito e gli esprimiamo tutta la nostra solidarietà», conclude Mascia.
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