La politica prova a minimizzare, mentre insorgono le categorie direttamente coinvolte denunciando enormi danni a livello economico ed occupazionale. Il giorno dopo l'allarme dell'Oms sulle carni rosse lavorate - finite ancora una volta nel mirino in quanto potenzialmente cancerogene - il dibattito sulla dieta alimentare italiana si scalda. Se i due ministri competenti, Lorenzin e Martina provano a gettare acqua sul fuoco appellandosi alla qualità del cibo italiano e ai benefici della dieta mediterranea, la Commissione europea annuncia l'intenzione di andare a fondo e i consumatori chiedono a gran voce maggiori tutele. Mentre allevatori e industrie ripetono: i prodotti italiani sono sicuri, basta allarmismi. "Le ricerche non devono fare paura. Abbiamo sempre saputo che mangiare troppa carne rossa fa male alla salute. Bisogna mangiare poco di tutto". Lo ha detto la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, a margine della conferenza organizzata dal ministero a Expo, dal titolo 'Nutrire il pianeta, nutrirlo in salute', parlando dell'allarme cancro lanciato dall'Organizzazione mondiale della sanità sulle carni rosse lavorate. "In Italia - ha specificato - abbiamo un sistema di lavorazione di alta qualità. Da noi c'è una grande attenzione alla qualità del prodotto, che viene lavorato in modo naturale. Comunque, stiamo valutando lo studio dell'Oms e avremo modo di dibatterlo", ha concluso.La Commissione europea ha annunciato che analizzerà a fondo il documento con cui l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha incluso la carne processata e la carne rossa negli alimenti cancerogeni e possibilmente cancerogeni. "Analizzeremo attentamente il documento, come abbiamo sempre fatto con gli studi dell'Oms", ha detto il portavoce della Commissione per la salute e la sicurezza alimentare, Enrico Brivio. La Commissione, ha aggiunto, non commenterà il documento prima di averlo studiato approfonditamente. Brivio ha però sottolineato che le leggi europee e i sistemi di controllo applicati a livello europeo "garantiscono che gli alimenti, inclusa la carne, rispettano i più rigidi standard di sicurezza alimentare".I falsi allarmi lanciati sulla carne mettono a rischio 180.000 posti di lavoro in un settore chiave del 'Made in Italy' a tavola, che, da solo, vale 32 miliardi di euro, un quinto dell'intero agroalimentare tricolore". A denunciarlo è il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, sottolineando che lo studio dell'Oms sul consumo della carne rossa sta creando una campagna allarmistica immotivata per quanto riguarda il nostro Paese, soprattutto se si considera che la qualità della carne italiana, dalla stalla allo scaffale, è diversa e migliore e che i cibi sotto accusa come hot dog e bacon non fanno parte della tradizione nostrana.
Il ministro Lorenzin: non cediamo agli allarmismi. La commissione Ue annuncia controlli. Allarme Coldiretti: a rischio 180mila posti di lavoro.
L'Oms: cancerogeni carni lavorate e insaccati
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