L'Outlet di Serravalle Scrivia (Alessandria)
Non solo brand d’alta moda e firme glam di abbigliamento e accessori. Ora, ai 230 negozi del Designer outlet di Serravalle Scrivia, il più grande d’Europa, si aggiunge una boutique speciale. È quella di “Fuga e sapori” che propone al pubblico, fino al 9 gennaio, prodotti realizzati dai detenuti delle carceri di Alessandria e di altri istituti penitenziari italiani. Si tratta di eccellenze locali e artigianali come il panettone “Maskalzone”, le birre “La Sbirra-Illegale non berla” e “La Skizzata-Bevila con calma”, la camomilla e il caffé delle ragazze di Pozzuoli, gli agrumi di Siracusa, la crema spalmabile “La Brigantella-Un reato non assaggiarla” (senza latte o suoi derivati o grassi vegetali o animali). Ogni prodotto disponibile nel temporary shop ha una sua storia ed è il frutto di un progetto che i visitatori possono conoscere attraverso il materiale informativo messo a loro disposizione.
Nello store sono messi in vendita anche eleganti oggetti in legno riciclato costruiti nel laboratorio dove sono impegnati i detenuti che hanno seguito i corsi di formazione professionale della cooperativa. La gestione del punto vendita è stata affidata al personale e ai volontari della cooperativa sociale Idee in Fuga che dal 2015 opera nelle due strutture penitenziarie di Alessandria (in totale circa 700 detenuti) con progetti di falegnameria sociale, commercio equo e solidale e agricoltura sostenibile. La principale sfida dello shopping solidale di Fuga di Sapori, come delle altre attività della coop alessandrina, è quella di creare lavoro fuori dalle mura carcerarie. «I piccoli produttori sono restii ad assumere chi è uscito dal carcere – spiega Carmine Falanga, presidente della cooperativa – e la formazione da sola non basta, c’è bisogno di concrete opportunità sul mercato del lavoro».«Il lavoro è l’unico e più potente strumento per abbattere la recidiva che in Italia è stimata dagli ultimi dati del ministero della Giustizia con una percentuale dell’80% – dice Andrea Ferrari, consigliere di Idee in Fuga e ideatore dello shop all’interno del centro commerciale di Serravalle –, ciò significa che tre detenuti su quattro commettono reati una volta saldato il loro conto con la giustizia e ritornano dietro le sbarre. Recuperiamo, con il nostro progetto, molto ampio, sia persone che materiali». Grazie ai fondi raccolti durante i tre mesi di attività del negozio nell’outlet, Idee in Fuga potrà continuare a sostenere le iniziative finalizzate all’inserimento lavorativo e all’educazione alla legalità già avviate sul territorio.