"L'onorevole Fini ha ribadito l'accanimento giudiziario nei confronti del presidente Berlusconi. Se c'è un uomo di governo che, più di ogni altro, può vantare straordinari risultati nella lotta alla mafia, è Silvio Berlusconi. Non parole straordinarie nella lotta alla mafia ma fatti straordinari. La nostra è l'antimafia delle leggi e dei risultati". Arrivando a Gubbio per partecipare ad un dibattito alla Scuola di formazione del Pdl, il ministro della Giustizia Angelino Alfano cerca di gettare acqua sul fuoco dopo le dichiarazioni di ieri del presidente della Camera.Sulle ipotesi di riapertura delle indagini sulle stragi mafiose degli Anni Novanta, il Guardasigilli ha aggiunto: "Noi abbiamo già dei consolidati risultati derivanti delle indagini svolte da valorosi magistrati. Se vi saranno elementi per riaprire i processi sulle stragi, i magistrati lo faranno con zelo e coscienza e siamo convinti che nessuno abbia intenzione di seguire disegni politici ma solo un disegno di verità. Non nascondiamo - ha tuttavia tenuto a sottolineare Alfano - che la nostra valutazione è che vi sia una componente della criminalità organizzata, e specificamente mi riferisco a quella mafiosa, che abbia ragioni di rancore e di ostilità nei confronti di un uomo come Silvio Berlusconi il quale ha contrastato la mafia nell'unico modo che la mafia teme, cioè il carcere duro abbinato alla confisca dei patrimoni".
Schifani: «Non mi piace la magistratura che fa teoremi politici». Il presidente del Senato Renato Schifani, nel suo intervento, ha invece detto di apprezzare la magistratura che combatte la mafia e di amare meno, invece, da parte di alcuni procuratori, l'elaborazione di teoremi attraverso "l'evocazione di fantasmi di un passato lontano". "La magistratura mi piace di più quando, a volte addirittura pagando il prezzo in prima persona, si occupa del contrasto diretto alla mafia", ha detto oggi Schifani parlando alla scuola di formazione del Pdl di Gubbio."Mi piace di meno invece quando alcuni singoli magistrati, seguendo contorti e nebulosi percorsi ed avvalendosi di dichiarazioni di collaboratori di giustizia che parlano per sentito dire, tendono a riproporre teoremi politici attraverso l'evocazione di fantasmi di un passato lontano, che avrebbe visto congiure contro il regolare assetto delle istituzioni". Oggi il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha detto che se vi saranno elementi per riaprire alcuni processi di mafia, i magistrati lo faranno "con zelo e coscienza", dicendosi sicuro che "nessuno abbia intenzione di inseguire disegni politici".