venerdì 5 ottobre 2012
L'affondo del sindaco, mentre Silvio Berlusconi liquida il 'vecchio' partito, stufo dei litigi tra ex forzisti ed ex An e convinto che sia ora di cambiare. Al lavoro per la 'versione 2.0'.
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​Il sindaco di Roma Gianni Alemanno propone di archiviare il simbolo del Popolo della libertà nella sfida elettorale che si svolgerà nel 2013 per il Campidoglio. "Non sarebbe opportuno presentarsi, almeno su Roma, con la lista Pdl. Soprattutto nel Lazio ci sono segnali negativi e quindi bisogna presentarsi con una situazione rinnovata", afferma.Lo stesso Silvio Berlusconi sembra deciso a "rottamare" il Pdl. Il vertice fiume a palazzo Grazioli conclusosi mercoledì a notte inoltrata non ha risolto infatti i tanti problemi di cui è ormai vittima un partito da mesi allo sbando, dove a tenere banco sono le guerre interne, i malumori e, da ultimo, gli scandali nelle Regioni. E così il Cavaliere a differenza delle altre volte in cui lasciava che i dirigenti pidiellini elencassero la lista infinita di 'nodi' da sciogliere, ha preso la parola per mettere subito in chiaro una cosa: Il Pdl così com'è va ormai archiviato. Così com'è non funziona, bisogna cambiare.L'ex capo del governo non avrebbe nascosto la forte irritazione per le liti ormai quotidiane che animano il partito ed avrebbe posto allo stato maggiore pidiellino una sorta di aut aut: Io - avrebbe detto - non ho intenzione di cacciare nessuno, ma l'obiettivo a cui miro quello di dar vita un nuovo progetto in grado di essere piu' competitivo alle prossime elezioni. Parlare di un nuovo 'predellino' forse e' prematuro anche perché lo stesso ex premier ai suoi fedelissimi avrebbe comunque confidato di voler aspettare ancora prima di lanciare il cosiddetto Pdl 2.0.
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