"Oggi, con molto umiltà, dobbiamo chinare il nostro capo. Dobbiamo chiedere a Dio che ci illumini per cercare di superare i tanti ostacoli della vita. Camminiamo dopo tanto clamore. Ora c'è il silenzio. Parlino le coscienze": è il passaggio centrale dell'omelia di don Tarcisio Puntel, parrocco di Paluzza (Udine), durante la messa funebre per Eluana Englaro a cui hanno partecipato oltre 300 persone. "Su un quotidiano - ha aggiunto il parroco rivolgendosi a Eluana - ho visto l'annuncio della tua morte con accanto un quadrato nero. Ma per noi cristiani non è così. La morte è luce. Ora tu sei libera e puoi riposare in pace. Sei vicina a Dio e quindi conosci la verità. Ti prego - ha aggiunto - di illuminarci tutti e soprattutto di stare vicino alla tua mamma e al tuo papà. Dal cielo fai sentire la tua presenza. Ti porteremo sempre nel cuore. Mandi (che significa "ciao" in friulano, ndr), Eluana - ha concluso don Puntel - resta in Dio".Don Puntel ha anche letto un breve messaggio dell'arcivescovo di Udine, Pietro Brollo. "Vi siamo sempre stati vicino - ha scritto mons. Brollo - e soprattutto siamo stati vicini a papà Beppino e mamma Saturna. Eluana merita una grande manifestazione di affetto. Lei ci ha parlato e ci ha interrogato. Tu ora sei nella verità - ha concluso Brollo - e conosci più di noi la verità"."Sei come una stella alpina rinata sulle rocce dopo un lungo inverno": è stato l'ultimo saluto di don Puntel a Eluana, tumulata nel cimitero di San Daniele di Paluzza. Don Puntel ha usato ancora la lingua friulana per ricordare la donna: "Cuò tu ses in ta veritat (adesso sei nella verità) e ti prego da lassù prega sempre per tutti noi". Il rito funebre è stato accompagnato da canti in latino dalla messa "pro defunctis" e da diversi brani in friulano eseguiti dalla Cantoria Via Parocchiale.
I risultati dell'autopsia. La morte di Eluana Englaro è avvenuta per arresto cardiocircolatorio dopo una crisi di natura elettrolitica conseguente a disidratazione: è uno dei risultati ai quali sono giunti i primi esami dell'autopsia eseguita ieri sera a Udine, nell'ospedale Santa Maria della Misericordia sul corpo della donna morta lunedì sera nella casa di riposo "La Quiete" del capoluogo friulano.
Il Pg di Trieste: «Causa morte compatibile con protocollo. Le sentenze si rispettano». «La causa della morte di Eluana è uno scompenso cardiorespiratorio compatibile con il protocollo previsto per l'interruzione di alimentazione e idratazione». Lo ha detto il Procuratore Generale di Trieste, Beniamino Deidda, poco prima che la procura di Udine rilasciasse il nulla osta per la sepoltura di Eluana Englaro.«Sulla vicenda di Eluana Englaro - ha aggiunto ancora oggi - dal punto di vista umano non ho niente da dire e le mie sensazioni le tengo per me. Contava invece il punto di vista giuridico e su questo dico che le sentenze si rispettano. Abbiamo dimostrato che si possono far rispettare». Deidda ha aggiunto di «non condividere certi linguaggi tipo il dire "è morta di sentenza". Le sentenze non ammazzano nessuno. Credo che vadano lette, criticate, ma rispettate». «Questa vicenda - ha aggiunto - mi ha lasciato il desiderio di silenzio, si è fatto troppo chiasso, anche in maniera inopportuna. Bisogna cominciare a rispettare i sentimenti». Quanto agli esposti sulla morte di Eluana, Deidda li ha definiti "farneticanti".