Memoria silenziosa
Prima che qualsiasi cosa fosse in me, tu eri. Da sempre mi hai visto e hai camminato incontro a me; hai ascoltato la mia condizione di semente e le mie fragili lallazioni come fossero parole; come il vasaio di cui parla la parabola del Libro della Genesi, ti sei chinato a modellare nell'argilla il mio corpo e hai soffiato in me quell'infinito che è la vita che proviene da te. Dentro al tuo amore che tutto genera, assistevi così al mistero della mia apparizione. Quando il mio essere veniva generato nel nascondimento e nel sangue, nelle profondità e nel silenzio tu avvicinavi a me il tuo cuore pieno di eternità e mi proteggevi e cullavi. Fissavi su di me i tuoi occhi inondati di compassione e di futuro. Preventivamente curavi il timore più grande che un essere umano può sperimentare, e cioè di essere privo di un amore incondizionato ed eterno. Scrivevi - con quale delicatezza, con quale speranza - tutti i miei giorni nel tuo cuore. Mi attendevi nella gioia e nel segreto.