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I bisestili olimpici

Erri De Luca venerdì 27 settembre 2024
Rari come gli anni bisestili tornano a vedersi e a farsi valere gli atleti degli sport senza denari. Per vivere fanno mestieri, si allenano quando e come possono. Definiti malamente praticanti di sport minori, sono invece superiori per spirito di sacrificio senza tornaconto. Non hanno contratti pubblicitari, sono regolarmente ignorati dalle cronache sportive. Salire sul podio di una premiazione costituisce la massima ricchezza, perché quel disco di metallo non può essere comprato da nessun milionario. Le Olimpiadi sono il loro appuntamento per affiorare, essere finalmente nominati, fotografati, intervistati per il loro contributo al medagliere. Sono gli atleti bisestili. I rinomati sport dei grandi soldi, dei professionisti strapagati, se ne stanno discretamente in disparte. Da spettatore osservo le facce di questi anonimi che si sono applicati alle loro discipline con devozione. Mi ricordano il passaggio della scrittura sacra in cui si chiede alla persona di amare la divinità: «in tutto il tuo cuore, in tutto il tuo fiato, in tutte le tue forze». Riconosco in loro la dedizione totale che non cede allo sconforto perché sanno di avere offerto tutto quanto richiesto in cuore, fiato, forze. Infine, sono umili e fieri di indossare una tuta che porta scritto il nome del solo sponsor valido: il nome del proprio paese. © riproduzione riservata