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Ucraina. Acciaieria Azovstal "oltre la catastrofe". Slitta l'evacuazione dei civili

Redazione Internet venerdì 29 aprile 2022

Fumo nero sopra l'acciaieria Azovstal a Mariupol

In una intervista all'emittente Al-Arabiya il ministro degli Esteri russo Lavrov ha affermato che l'Occidente non deve aspettarsi la capitolazione della Russia, la quale non minaccia nessuno con il nucleare, e che i negoziati sono in stallo a causa della "disonestà di Kiev". Di tutt'altro tenore le dichiarazioni del presidente ucraino Zelensky, secondo il quale il processo di negoziazione è molto lento e per risolvere le questioni sarebbero utili solo colloqui diretti tra lui e Putin.

Il presidente russo Vladimir Putin e il leader ucraino Volodymyr Zelensky sono stati entrambi invitati a partecipare al vertice del G20 sotto presidenza indonesiana che si terrà a Bali in novembre. Contrari gli Usa. "Il presidente è stato chiaro: il vertice del G20 quest'anno non può essere business as usual" ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, ribadendo una posizione espressa da Joe Biden qualche settimana. Il presidente americano aveva detto esplicitamente che Mosca dovrebbe essere cacciata dal G20.

Nel 65° giorno di guerra in Ucraina, le forze armate di Kiev hanno annunciato la riconquista del villaggio di Ruska Lozova, nella regione di Kharkiv. L'insediamento, situato sull'autostrada Kharkiv-Belgorod, ha una grande importanza strategica ed era stato utilizzato dai russi come base per bombardare Kharkiv.

Ma le forze russe "sembrano avanzare" verso Slovyansk e Baranivka, nell'est del Paese. Lo riferiscono fonti della Difesa americana alla Cnn aggiungendo che stanno anche "compiendo progressi lenti e irregolari a sud-est e sud-ovest di Izium". I soldati di Mosca "continuano a usare armi a lungo raggio", ha osservato il funzionario del Pentagono. "Usano l'artiglieria ed attacchi aerei prima di lanciare le loro operazioni di terra ma gli ucraini sono ancora in grado di resistere", ha spiegato.

È arrivata dal presidente Zelensky la notizia della scoperta di un'altra fossa comune con 900 persone nell'oblast di Kiev. Centinaia i civili uccisi nella regione e, sempre secondo quanto riportato da Kyev Indipendent, lo stesso Zelensky avrebbe detto ai media polacchi che circa 500mila ucraini sono stati deportati illegalmente in Russia.

Kiev: un piano per evacuare i civili dall'acciaieria

Il governo sta preparando un'operazione per evacuare i civili dall'acciaieria Azovstal di Mariupol, assediata e bombardata dai russi. Lo scrive l'agenzia Reuters, citando l'ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky: "Per oggi è in programma un'operazione per far uscire i civili dalla fabbrica", afferma l'ufficio presidenziale, senza fornire ulteriori dettagli. A sera però le speranze sono andate scemando: nessuna operazione è stata iniziata, civili e militari restano asserragliati nel complesso industriale, con pochissimo cibo, poca acqua e scarse medicine per curare i feriti.

Nell'attacco aereo di ieri sull'acciaieria, almeno un combattente ucraino è rimasto ucciso e un centinaio di soldati che venivano curati nell'ospedale allestito dentro il rifugio sotterraneo hanno riportato nuove ferite e commozioni cerebrali, ha riferito il capo del servizio stampa del Reggimento Azov citato dall'Ukrainska Pravda. "Oltre 600 feriti sono ancora nell'ospedale da campo dello stabilimento di Azovstal" ha reso noto il sindaco di Mariupol, Vadym Boychenko, secondo quanto riporta il Kyiv Independent, accusando i russi di continuare a usare armi pesanti. "Prima che venisse bombardato l'ospedale il numero dei feriti era di 170, ora sono oltre 600".

Sviatoslav Palamar, comandante del battaglione Azov, parlando con la Cnn ha detto che i soldati non si arrenderanno, ma chiede che i civili che si trovano all'interno dell'enorme impianto siderurgico vengano messi in salvo. "Abbiamo chiesto l'evacuazione dei civili - ha detto - sin da marzo stiamo parlando con tutto il mondo per ottenere che politici internazionali o organizzazioni garantiscano una evacuazione sicura dei civili. Quindi se mi chiedete se siamo pronti a far andare via i civili, rispondo che non solo siamo pronti ma abbiamo chiesto che i civili vengano salvati prima di tutto".

All'interno di Azovastal vi sono poi oltre 500 militari che vogliono garanzie che la loro vita venga salvata, continua Palamar: "Noi non vediamo nessuno scenario di resa - insiste - l'unica cosa che vediamo possibile è attraverso la garanzia di leader di Paesi terzi,
possibilmente gli Stati Uniti, il Regno Unito, Israele o la Turchia, la garanzia che permetterebbe ad ogni soldato di uscire in sicurezza".

Secondo Sergiy Volyna, comandante della 36esima brigata di fanteria marina ucraina, trincerato da giorni nella struttura, la situazione all'interno dell'acciaieria è "oltre la catastrofe umanitaria". Secondo Volyna, nell'acciaieria ci sono 60 minori, il più
giovane dei quali ha quattro mesi. Il comandante ha confermato che "è rimasta pochissima acqua, molto poco cibo".

Borrell (Ue): Mariupol è la Aleppo europea

"Mariupol è la Aleppo europea. La città è stata rasa al suolo, con migliaia di civili uccisi. Faremo di tutto per porre fine a questa guerra il più presto possibile. E a tal fine continueremo ad aiutare l'Ucraina" ha scritto in un tweet Josep Borrell, l'alto rappresentante dell'Ue per gli affari esteri. "La guerra in Ucraina sta trasformando la geopolitica globale", ha aggiunto.

Borrell si è anche detto "scioccato e sconvolto" per l'attacco russo di ieri su Kiev: cinque missili lanciati proprio durante la visita del segretario generale dell'Onu Antonio Guterres hanno danneggiato un edificio residenziale di 25 piani ferendo almeno 10 persone. Esplosioni hanno colpito il quartiere di Podil, nel centro cittadino, come uno schiaffo agli sforzi diplomatici per la pace due giorni dopo il faccia a faccia tra il numero uno delle Nazioni Unite e Vladimir Putin al Cremlino. "La Russia dimostra ancora il suo sfacciato disprezzo per il diritto internazionale" ha twittato. Lo stesso Guterres si è detto "scioccato", mentre Zelensky parla di un tentativo di "umiliare l'Onu".

Nell'attacco di ieri è stata uccisa una giornalista ucraina, Vera Girich: un missile russo è caduto sul palazzo in cui abitava nel centro di Kiev. Mosca sostiene che l'attacco ha distrutto con missili di "alta precisione" fabbriche per la produzione di missili Artyom e un sito dell'industria spaziale.

Usa: sì a Svezia e Finlandia nella Nato. "Americani, non andate in Ucraina"

Dalla Nato arriva il beneplacito per l'eventuale adesione di Svezia e Finlandia. "Se decidono di entrare nella Nato saranno accolte a braccia aperte" ha detto il segretario generale Jens Stoltenberg. Anche il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha annunciato che gli Usa "sosterranno fortemente" l'adesione alla Nato di Svezia e Finlandia. Inoltre Washington incoraggia l'adesione all'Ue della Macedonia del Nord.

Commentando la notizia di un contractor americano ucciso mentre combatteva al fianco delle forze di Kiev, il portavoce del Pentagono, John Kirby, ha detto: "Chiediamo agli americani di non andare in Ucraina, è una zona di guerra. Se volete sostenere gli ucraini ci sono altri modi".