Attentato in Africa. Burkina Faso: assalto all'hotel, 27 morti
È di almeno 27 morti di 18 nazionalità differenti e una trentina di feriti il bilancio dell'attacco terroristico iniziato venerdì sera a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, dove estremisti islamici hanno preso d'assalto l'Hotel Splendid, frequentato da stranieri, uomini d'affari e da personale dell'ONU, e nel vicino caffè, Cappuccino.
All'alba è scattato il blitz delle forze di sicurezza, che ha portato alla liberazione di una sessantina di ostaggi fra cui il ministro del lavoro Clément Sawadogo, ma non si sa con precisione quante persone si trovassero all'interno. Il blitz delle forze speciali dopo l'assalto all'hotel Splendid e al caffè Cappuccino, situato di fronte l'albergo è stato dichiarato terminato. Pochi minuti dopo, però, il ministro degli Interni del Burkina Faso ha annunciato che l'operazione sta continuando in un'azione di rastrellamento in un hotel vicino, l'albergo Ybi, anch'esso vicino al caffè-ristorante Cappuccino perché si teme che alcuni terroristi siano riusciti a trovare rifugio al suo interno.
L'attacco è stato rivendicato da al Qaeda nel Maghreb islamico, meno di due mesi dopo un episodio analogo nel Mali. L'attacco in Bukina Faso è una
"vendetta contro la Francia e i miscredenti occidentali": lo
afferma il ramo nordafricano di al Qaida nella sua
rivendicazione. A Ouagadougou c'è la base delle forze speciali
francesi attive nell'operazione Barkhane, lanciata da Parigi per
contrastare il terrorismo in tutta la regione del Sahel.
L'assalto, prosegue l'Aqmi, "è stato compiuto dai combattenti
del battaglione Morabitoun", guidato da Mokhtar Belmokhtar, in
prima fila nel conflitto in Mali.
Leggi l'analisi di Fabio Carminati
Guarda il video dell'agenzia Reuters dell'attacco allo Splendid Hotel
Inoltre, si è scoperto che il Cappuccino Caffè è di proprietà di un italiano. L'Unità di crisi della Farnesina ha seguito gli sviluppi della vicenda e attraverso la rete diplomatico-consolare sta cercando di verificare l'eventuale coinvolgimento di cittadini italiani nell'attacco qaedista.