Economia

Energia. 26 miliardi di investimenti, così Snam annuncia l'obiettivo net zero al 2050

giovedì 17 ottobre 2024

Una roadmap trasparente per delineare in maniera definita e sistematica gli obiettivi al 2050, e le relative azioni e risorse per sostenere la transizione energetica del Gruppo e la decarbonizzazione del Paese. Snam, dopo aver incorporato dal 2021 la transizione energetica nello statuto societario, si è data un obiettivo ancora più alto con l'approvazione da parte del Consiglio di amministrazione del primo Transition Plan.

IL DOCUMENTO DI SNAM

In altre parole, viene messo nero su bianco l'impegno di Snam per la decarbonizzazione e il miglioramento della biodiversità, in coerenza con la strategia e il profilo di investimenti della società. Il documento sarà costantemente aggiornato dalla società di infrastrutture energetiche per riflettere l'evoluzione del sistema energetico, compresi l'innovazione tecnologica e i risultati ottenuti durante questo percorso.

“Il primo Transition Plan di Snam fornisce un set completo di iniziative, metriche e KPI per supportare una transizione credibile verso il Net Zero al 2050", ha dichiarato l'amministratore delegato Stefano Venier. "Nel complesso percorso verso il Net Zero, questo è il momento giusto per agire attraverso una roadmap di sostenibilità a tutto tondo con un percorso solido e attendibile verso le emissioni Net Zero e un impatto positivo sulla natura. Una quota crescente di finanza sostenibile ci aiuterà a raggiungere i nostri ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione”.

Il documento si basa su scenari energetici a lungo termine: l'orizzonte sarà il 2050, a completamento del percorso di transizione al Net Zero che, di fatto, si baserà su due pilastri principali: la riduzione delle emissioni e la minimizzazione dell'impatto sulla biodiversità.

Come parte della sua strategia climatica, Snam è fermamente impegnata a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040 (per le emissioni c.d. scope 1 e 2) e il Net Zero per tutte le emissioni, incluso lo scope 3, entro il 2050.

Le emissioni di CO2 sono già diminuite del 10% rispetto al 2022, mentre per il 2024 si prevede una riduzione di circa il 20%; coerentemente con questo percorso, Snam si impegna a raggiungere il -25% entro il 2027, il -40% entro il 2030 e il -50% entro il 2032. Anche la riduzione delle emissioni di metano rappresenta una priorità chiave: Snam ha già registrato una riduzione del -57,5% nel 2023 rispetto al 2015 e sta già lavorando sui prossimi obiettivi: -64,5% entro il 2027, -70% entro il 2030 e -72% entro il 2032.

Per quanto riguarda la biodiversità, Snam ha annunciato di impegnarsi a raggiungere la Zero Net Conversion quest’anno e a generare un impatto positivo sulla natura entro il 2027, che prevede il completo ripristino della vegetazione e del paesaggio ex ante combinati con policy definite sulla gestione del territorio, dell'acqua e dei rifiuti.

Snam intende impegnarsi nella decarbonizzazione del sistema energetico, facendo leva sul ruolo chiave nello sviluppo delle attività di transizione: biometano, idrogeno, cattura e stoccaggio del carbonio ed efficienza energetica. Questi sforzi sono supportati da un solido programma di investimenti di 26 miliardi di euro per il periodo 2023-2032. La prima parte dal 2023 al 2027, con 11,5 miliardi di euro (al netto dei finanziamenti pubblici), è focalizzata sul mantenimento dell'affidabilità e della resilienza degli asset a livello mondiale, combinata con la contemporanea riduzione della loro impronta di carbonio.

Nel lungo periodo (2028-2032), le opportunità di investimento complessive saranno pari a 14,5 miliardi di euro (al netto dei finanziamenti pubblici) per supportare l’evoluzione del sistema energetico, incluso il repurposing delle infrastrutture esistenti verso un sistema multi-molecola. In particolare, lo scale-up della dorsale H2 e il progetto Ravenna CCS, insieme all'accelerazione dello sviluppo delle stazioni di compressione a doppio combustibile, porteranno a un aumento significativo del capex allineato alla tassonomia UE dal 37% (2023-2027) al 52% (2028-2032).

L'ultimo capitolo del Transition plan riguarda la finanza sostenibile che supporterà la più ampia strategia di Snam e gli sforzi di transizione, in linea con gli obiettivi di sostenibilità del Gruppo, passando dal 40% del totale dei finanziamenti impegnati nel 2020 a circa l'80% nel 2023. La quota di finanza sostenibile aumenterà ulteriormente all'85% entro il 2027. Oltre il 50% del finanziamento sostenibile oggi è legato agli indicatori di riduzione delle emissioni, a conferma del più ampio impegno di Snam in materia di sostenibilità.