giovedì 25 gennaio 2024
Cresce l'impegno alla sostenibilità per il gruppo Snam nel nuovo piano, che pone l'obiettivo "net zero" su tutte le emissioni al 2050. Investimenti per 11,5 miliardi al 2027
Da Snam 100 milioni di investimenti per l'idrogeno al 2027

ANSA

COMMENTA E CONDIVIDI

Snam investirà 100 milioni di euro sull'idrogeno da qui al 2027. E' quanto prevede il Piano Strategico 2023-2027 che ha incrementato del 15% gli investimenti complessivi del gruppo a 11,5 miliardi.

Venti milioni sono previsti per la fase di ingegneria del SoutH2 Corridor, il Corridoio Sud dell'idrogeno, il progetto incluso dalla Commissione europea nella lista dei Progetti di interesse comune, i Pic, che include 85 iniziative per reti elettriche intelligenti e le connessioni transfrontaliere, 14 per il trasporto della CO2 (erano 6 nella lista precedente) e, per la prima volta, 65 proposte su elettrolizzatori e idrogeno. Snam potrà agire come «facilitatore dello sviluppo di un mercato dell'idrogeno europeo» insieme agli altri gestori di rete europei (Tso).
Il progetto prevede la realizzazione di una dorsale dell'idrogeno che collegherà il Nord Africa con l'Italia, l'Austria e la Germania, attraverso la rete di gasdotti per l’idrogeno a cui lavorano attualmente non solo la società italiana di infrastrutture energetiche ma anche le austriache Tag e Gca e la tedesca Bayernets. Si parla di circa 3.300 km di condotte e “diverse centinaia” di Mw di capacità di compressione per una capacità di importazione di idrogeno pari a 4 milioni di tonnellate annue (Mpta) dall’Africa del Nord, in grado di assicurare oltre il 40% dell’obiettivo complessivo di importazione fissato dal Piano RePowerEU.
Snam, inoltre, è coinvolta nella realizzazione di iniziative come le 'Hydrogen Valleys' (valli dell'idrogeno, ndr) a Modena e in Puglia, le stazioni di rifornimento di idrogeno e la gigafactory con De Nora, di cui controlla il 21,59%.

Sulla base dell'evoluzione attesa che vede una crescente necessità di trasportare non solo gas naturale, ma anche biometano, Co2 e idrogeno, Snam si è posta l'obiettivo di essere «l'operatore energetico pan-europeo nella realizzazione e gestione di infrastrutture multi-molecola per un futuro sostenibile, sicuro, digitale, connesso e inclusivo».

Snam prevede, inoltre, di azzerare tutte le proprie emissioni al 2050, elevando il precedente obiettivo di neutralità carbonica al 2040. In dettaglio sulle emissioni Scope 1 e 2, ricorda una nota, l'azienda ha come obiettivo la neutralità carbonica entro il 2040. A partire dal -8% di emissioni registrato nel 2023 sulla nuova baseline del perimetro regolato che porta a -16% la riduzione complessiva dal 2018, e del -4% sul totale di Gruppo, Snam ha fissato nuovi target nel medio termine, pari a -25% al 2027, -40% al 2030 e -50% al 2032. A questi obiettivi Snam aggiunge un nuovo impegno di lungo termine: raggiungere il net zero su tutte le emissioni (incluse quindi anche le Scope 3) entro il 2050.
Riguardo le emissioni di metano, nel 2023 Snam ha raggiunto il -55% rispetto al 2015 e ha fissato un target del -64% al 2027. Tali risultati hanno superato i target raccomandati dall'Unep (United Nations Environment Programme), che nel 2023 ha conferito a Snam il Gold Standard.

Proprio gli interventi sul potenziamento della sicurezza e flessibilità del sistema e per la transizione energetica, anche attraverso lo sviluppo della dorsale dell'idrogeno, creeranno, secondo Snam un'ulteriore "opportunità di investimenti fino a 26 miliardi di euro nel periodo 2023-2032".

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: