Economia

Fine produzione. Addio Smart fortwo, la piccola ci lascia (ma forse non per sempre)

Ferdinando Sarno sabato 17 agosto 2024

L'ultima Smart fortwo della storia è stata consegnata a Milano

Che peccato. La smartina va in pensione non verrà più prodotta per il mercato italiano. Una delusione grande per i tantissimi appassionati della due posti più “utile”, trendy e simpatica della storia dell’automobile. Forse un po' costosetta ma, le cose belle e di qualità, si sa, si pagano. Una delusione così grande da meritarsi un evento/omaggio che sa tanto di addio. Mercedes-Benz Italia, infatti, ha organizzato qualche settimana fa a Milano una presentazione per festeggiare la consegna dell’ultimo esemplare di smart fortwo prodotto per il mercato italiano. Lei, la fortunata proprietaria, si chiama Gaia Pisani ed è una giovane avvocatessa brianzola che lavora a Milano, da sempre al volante di una smart, prima una “vecchia” smartina e dal 2018 una in versione 100% elettrica, quest’ultima “perfetta per i 60 km giornalieri che devo fare – racconta gaia Pisani - soprattutto perché la posso parcheggiare sia sulle strisce blu sia su quelle gialle”.

Una delle auto più originali degli ultimi 25/30 anni (e non solo per i suoi 2,70 m di lunghezza), che ha rivoluzionato l’idea di mobilità cittadina conquistando il cuore oltre 650.000 italiani (quello italiano è stato il primo mercato per smart), viene quindi pensionata anzitempo. Ecco, la smartina è sempre stata una fuoriclasse, una vettura intelligente, bella da vedere, utile e pratica da guidare. Ed è per questo che è destinata a diventare un oggetto da collezione e chi ancora ne possiede una (e in Italia sono tanti) se la terrà per sempre. Non è detto comunque che non lka rivedremo più. La Fortwo potrebbe infatti tornare, unicamente a batteria e le dimensioni ultracompatte che hanno fatto la sua fortuna: esiste già un progetto sulla piattaforma, si cercano ncora i partner con cui condividere i costi per realizzare l'auto in serie.

Molti si chiederanno del perché di questo “pensionamento anticipato” e la risposta è: tutta “colpa” dell’elettrificazione. Nel 2019, in tempi non sospetti, smart fu la prima casa automobilistica ad annunciare che non avrebbe mai più prodotto delle vetture endotermiche ma solo vetture elettriche. Nel 2020 ecco, quindi, la EQ la prima Fortwo elettrica dell’era moderna (nel 2012 fu lanciata la prima smart elettrica con ben 145 km di autonomia), venduta fino a qualche settimana fa. Quando poi la smart fu “acquistata” (anche se molti parlano di partnership) da Geely, fu proprio il colosso cinese a spingere verso questa direzione. Basta con la Fortwo e con la EQ, ed ecco quindi “apparire” la smart #1 e la smart #3, costruite in Cina, diventate due Suv, quindi decisamente distanti dalla smart Fortwo originale, e non solo per le dimensioni.

Da status symbol a front runner di progetti innovativi, come il primo car sharing a flusso libero, smart è sempre andata oltre la semplice definizione di automobile, cercando un ruolo da protagonista nella vita sociale e culturale delle nostre città, fino ad essere considerata da alcuni sociologi un ‘simpatico e funzionale elemento di arredo urbano’. E poi, non si guadagna un posto d’onore nella collezione privata del Museum of Modern Art (MoMA) di New York per niente. “Qualche anno fa, il lancio l’ultima generazione endotermica di fortwo fu accompagnata da uno slogan che racchiude in sé una buona parte dell’essenza stessa di smart: tutto resta diverso - ha dichiarato Maurizio Zaccaria, direttore vendite Mercedes-Benz Cars Italia - In tutti questi anni, infatti, smart è sempre riuscita a reinventarsi, senza mai perdere la propria identità”.