Attualità

Lorenzin in campo. Civica Popolare, il partito «petaloso» che ascolta e non grida

Angelo Picariello martedì 9 gennaio 2018

Un fiore «petaloso», ma non una Margherita. Forse una peonia. Presentato stamattina al Tempio di Adriano il simbolo della nuova formazione centrista, alleata del Pd, promossa da Beatrice Lorenzin: si chiamerà “Civica Popolare”, con impresso a caratteri cubitali il cognome del ministro della Salute. Un’operazione, ha spiegato, che nasce da cinque anni di collaborazione nei governi Letta, Renzi e Gentiloni: «L'Italia era sull'orlo del baratro. La nostra azione e i nostri valori hanno costruito un'altra storia. Non è una lista elettorale ma una proposta politica», ha spiegato. Il colpo d’occhio del parterre evidenzia i diversi contraenti del nuovo progetto. In prima fila ci sono i “Centristi per l’Europa” con il ministro Gianluca Galletti, Pier Ferdinando Casini e Giampiero D’Alia. Da Democrazia solidale arriva il coordinatore Lorenzo Dellai. Dalla stessa area viene anche il viceministro all’Agricoltura Andrea Olivero. Aderiscono anche “L’Italia dei Valori” e “L’Italia è popolare”, la formazione messa in campo dall’ex vicesegretario dell’Udc Giuseppe De Mita. Cospicua la pattuglia di Alternativa popolare, da cui proviene la stessa Lorenzin. Ci sono la capogruppo al Senato Laura Bianconi, i senatori D’Ascola e Chiavaroli, il deputato Fabrizio Cicchitto, il sottosegretario fiorentino all’Istruzione Gabriele Toccafondi.

Lorenzin annuncia l’intenzione di presentarsi anche a tutti i livelli di competizione locale e regionale in vista. Fra i punti programmatici principali la lotta alla denatalità. Un contributo, vuole essere anche, questo, a un cambiamento dei toni: «Basta promesse, sembra la campagna di Cetto Laqualunque. Noi porteremo un contributo di educazione e privilegeremo l’ascolto, invece delle parole vuote».