Ashley Bratcher nel ruolo di Abby Johnson, protagonista del film “Unplanned” tratto dall’omonima autobiografia - Immagine dal film/Ufficio stampa
Dopo una serie di seguitissime anteprime in alcune delle principali città italiane, da Bologna a Milano, da Torino a Genova a Roma (lo scorso 22 settembre), oggi e domani il film che due anni fa ha scosso gli Stati Uniti raccogliendo al suo debutto ben 6,4 milioni di dollari al botteghino e il quarto posto al box office (benché boicottato da larga parte dei mass media e dalla grande distruzione cinematografica), esce finalmente nelle sale italiane.
Si tratta di Unplanned, tratto dalla storia vera di Abby Johnson (libro pubblicato in Italia da Rubbettino con il titolo Scartati - La mia vita contro l'aborto, ora in procinto di essere ripubblicato dalla casa editrice), una ex dipendente e dirigente di Planned Parenthood poi diventata attivista pro-life. Planned Parenthood, letteralmente “genitorialità pianificata”, è la più importante azienda che procura aborti negli Stati Uniti, ramificata in mezzo mondo. Abby Johnson vi era entrata perché animata da propositi socio-educativi, per aiutare perlopiù giovani donne in difficoltà, alle prese con una gravidanza indesiderata. Situazione nella quale lei stessa era stata coinvolta ben due volte, avendo infine fatto ricorso alla interruzione di gravidanza.
Il film, girato da Cary Solomon e Chuck Konzelman, vede la partecipazione nei ruoli principali di Ashley Bratcher (Aby Johnson), Brooks Ryan, Robia Scott ed è distribuito in Italia da Federica Picchi. «Unplanned è un film vero, forte, commovente - spiega l'imprenditrice fondatrice della Dominus Production -. Racconta una storia vera e, come tale, unica, che abbraccia punti di vista diversi e favorisce una grande apertura mentale. Sono felice di poter portare in Italia un film capace di rompere una cornice di fastidioso silenzio su un argomento di così vitale importanza. Ci aspettiamo un grande risultato di pubblico: nel mese di luglio abbiamo realizzato una serie di preview e i dati di affluenza Cinetel nelle recenti serate di anteprima, ci indicavano come il film con più alto numero di spettatori per sala».
In Italia Unplanned esce con il divieto di visione ai minori di 14 anni. «Una cosa sbalorditiva è la motivazione della commissione censura – spiega Federica Picchi –, che giustifica la restrizione parlando di scene scientificamente non verosimili. Ho fatto subito ricorso, e ne attendo l'esito, perché se c'è un film che mostra la realtà anche scientifica dei fatti è proprio Unplanned. Ho anche fatto visionare da medici esperti le scene in cui si mostrano i momenti drammatici e cruenti di un aborto indotto e di un aborto chimico e ho avuto conferma della loro piena autenticità. Altro che scientificamente non verosimili. Anzi, credo che sarebbe molto importante portare prossimamente questo film anche nelle scuole».
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