Rinviata la partita di domenica tra Parma e Genoa. Il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio, ha dato il via libera al rinvio della gara del campionato di Serie A a Marassi dopo la richiesta di Aic (Associazione italiana calciatori) ed Aiac (Associazione italiana allenatori calcio) dovuta alla difficile situazione nella quale versa la società emiliana. "È un fatto estremamente grave dal punto di vista amministrativo e non credo sia ripetibile. Mi prendo la responsabilità personale di questa decisione", ha spiegato Tavecchio, aggiungendo che la decisione è stata presa: "alla luce dello stato morale, etico e sportivo dei calciatori". Il numero uno della Figc ha precisato che la scelta è stata presa sentendo il presidente del Genoa, Enrico Preziosi. Riferendosi ai calciatori del Parma il presidente federale ha parlato di "soggetti che sono martoriati e non in grado in un eventuale incontro di esprimersi con la massima potenzialità". Tavecchio: “Mai più società acquistate a un euro” "Abbiamo dettato le linee guida che prevedono grosse restrizioni e responsabilità per chi compra un club di A. Non si potrà più acquistare una società per 1 euro". Così, al termine del Consiglio federale odierno, il presidente della Figc, Carlo Tavecchio. "Il Parma è allo sbando - continua - ma la Figc non ha nessuna responsabilità per il default del club, né per quello che è accaduto dall'estate scorsa a oggi. In questo momento nessuno può dare un euro ad una società che sta fallendo, ma non è ancora fallita. Quindi, considerato lo stato d'animo dei calciatori, valutata la richiesta dell'Aic e dell'Associazione degli allenatori, rinviamo la partita con il Genoa, ma sarà l'ultima volta". Beretta: il Parma deve arrivare a fine campionato Sull'argomento è intervenuto anche il presidente di Lega, Maurizio Beretta: "È evidente che c'è la speranza che il Parma arrivi a fine campionato. Per quanto ci riguarda fa fede in maniera piena il comunicato che abbiamo fatto ieri, in cui si dice che c'è un'assemblea che valuterà le ipotesi possibili. E comunque qualsiasi ipotesi deve essere collegata alle determinazioni del tribunale". I calciatori: così impossibile giocare "Abbiamo chiesto il rinvio perchè in queste condizioni non si può giocare: hanno capito anche i giocatori del Genoa, e hanno accettato la nostra scelta". Così Damiano Tommasi, presidente dell'Assocalciatori, accoglie l'annuncio del presidente federale sul rinvio della partita di domenica tra Genoa e Parma. Resta la protesta del sindacato calciatori, che farà cominciare tutte le partite con 15' di ritardo, "perchè la situazione è grave". "Sono fiducioso che si possa trovare una soluzione per il Parma: la squadra deve poter finire il campionato. "Sappiamo che venerdì c'è un'assemblea di Lega, si muovono le autorità della città, il 19 c'è una seduta del tribunale fallimentare: la prossima sarà una settimana non facile, ma importante. A oggi, non ci sono le condizioni per giocare". Portati via anche gli attrezzi per la preparazione atletica Ultimo episodio, i giocatori al termine dell'allenamento sono rientrati in palestra e hanno scoperto che i macchinari per gli esercizi erano stati portati via. "C'è una situazione contingente - prosegue Tommasi - ma il Parma è la punta di un iceberg: dobbiamo lavorare per mettere mano alle norme di iscrizione ai campionati, non solo in serie A ma in tutto il calcio professionistico. E risolvere il problema dei controlli".Il sindaco di Parma: pronti a chiudere lo stadio Il presidente del Parma Calcio "Manenti non è una persona credibile. Stiamo valutando di chiudere lo stadio Tardini". Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, è uscito con "lo stato d'animo dei peggiori" dall'incontro con Giampietro Manenti, presidente del club ducale. "Non abbiamo avuto garanzie, abbiamo incontrato una persona che eludeva le domande. Non ha le idee chiare, un piano concreto e la gestione di una situazione difficile come questa. Ho già chiamato il presidente della Lega, il presidente dell'Assocalciatori e chiamerò il presidente federale Tavecchio: la situazione va presa in mano ancora di più", ha detto il primo cittadino riferendosi alla gravissima crisi finanziaria del club. "A me, come amministrazione, non interessa se una persona del genere porta 40-50 milioni, ammesso che arrivino, e risolve i problemi economici. È una persona che non ha credibilità, non ha liquidità e una capacità economica in Italia: se arrivano 50 milioni, mi chiedo da dove arrivino", ha aggiunto Pizzarotti.
"Situazione nota da un anno, Lega e Figc dov'erano?" "La settimana prossima voglio incontrare i vertici di Lega e Figc per capire qual è la strategia fino al 19 marzo", ha detto il sindaco riferendosi alla data in cui potrebbe essere dichiarato il fallimento. "A chi dice che non ci eravamo accorti di nulla - fferma- faccio notare che il Comune ha emesso decreti ingiuntivi e ha avviato azioni legali, abbiamo tirato fuori la situazione a marzo dell'anno scorso. Pensiamo di essere corretti, abbiamo usato tutte le delicatezze del caso con la squadra della nostra città".