giovedì 12 aprile 2018
Fu anche tra i pionieri italiani dei cartoni animati, anche in ambito pubblicitario.
L'immagine di inizio di Carosello (Ansa)

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Il regista Giuliano Cenci, papà di Carosello e uno dei pionieri dei cartoni animati italiani, è morto ieri all’età di 86 anni a Firenze, città dove era nato il 10 agosto 1931. Nel 1957 Cenci disegnò per la Philco le primissime pubblicità animate, ideando uno spettacolo a cartoni animati unito al prodotto da reclamizzare in tv, sull’allora canale nazionale della Rai: per questo Cenci è definito il “papà” di Carosello. Grazie alla straordinaria novità ideata dall’artista, il più fortunato programma della tv italiana permise ai maggiori talenti dell’animazione di quegli anni di esprimere tutto il proprio estro creativo. Negli anni ’80 e ’90 Cenci ha animato, da regista, molti personaggi dei cartoni, come Grisù, la Pimpa e Lupo Alberto.

Cenci ricordato al Festival «Cartoons on the Bay»

"Un pioniere dell'animazione: con Giuliano Cenci, il cartoon italiano perde uno dei suoi padri. E ci piace dedicare a lui un pensiero riconoscente e affettuoso anche a Cartoons on the Bay", dice Roberto Genovesi - direttore del festival di animazione organizzato da Rai Com, in corso a Torino - ricorda il fiorentino Giuliano Cenci, disegnatore, sceneggiatore e regista scomparso oggi.

"Cenci ha rappresentato - aggiunge Chiara Magri, del Centro Sperimentale di Cinematografia e Animazione di Torino - la
tipica figura dell'animatore che, pur contribuendo a Carosello e a moltissime produzioni italiane con i maggiori autori, è
rimasto dietro le quinte, come spesso capita agli animatori. Ma non dobbiamo dimenticare che a lui si deve un lungometraggio
quasi pionieristico e coraggioso come «Un burattino di nome Pinocchio»".

Maurizio Forestieri, presidente dell'Asifa, l'Associazione Italiana Film Animazione, ricorda invece "un grande artista che ha contribuito alla storia del cinema di animazione italiano, ma anche alla nascita dell'associazione Isca, negli anni '60, che
ha preceduto l'Asifa".

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