Il cartoon “Francesco” in onda il 4 ottobre su Rai1 e su Rai Gulp
«Volere la pace, promuovere la pace, essere strumenti di pace: siamo qui per questo» ha detto papa Francesco in occasione della sua visita negli Emirati Arabi Uniti, nel febbraio 2019, durante la quale ha firmato, insieme all’imam di Al–Azhar, Ahmad al–Tayyib, la Dichiarazione sulla fratellanza umana. Parole pronunciate nell’ottavo centenario dell’incontro tra san Francesco d’Assisi e il sultano al–Malik al– Kamil che il pontefice non smette mai di ribadire e che devono guidare ciascuno di noi per la creazione di un mondo nuovo, improntato al rispetto e alla collaborazione.
È con questo spirito, nella consapevolezza della necessità che il messaggio arrivi anche ai bambini e ai ragazzi, che la Rai domenica 4 ottobre, giorno in cui festeggiamo san Francesco d’Assisi, trasmetterà (alle 9.20 su Rai1 e alle 15.35 e 20.40 su Rai Gulp) Francesco, il primo film animato sul Santo, presentato ieri in anteprima mondiale ad Assisi, nell’ambito della sesta edizione de “Il Cortile di Francesco” al Sacro Convento. Prodotto per Rai Ragazzi (presente all’anteprima il direttore Genere Kids Luca Milano assieme al direttore Rai per il Sociale Giovanni Parapini) dalla società torinese Enanimation, il film si avvale delle musiche di Gigi Meroni e delle voci di Francesco Pezzulli (Francesco) e di Pino Insegno (al–Malik). Non è certo la prima volta che la televisione o il cinema raccontano il “poverello” di Assisi (dal film di Franco Zeffirelli Fratello Sole Sorella Luna fino alla fiction della Lux Vide Chiara e Francesco) e, anche, il suo incontro con il sultano al–Malik. Ma è certamente la prima volta che quell’incontro diventa il centro del racconto, narrato da una voce fuori campo (che si scopre, poi, essere quella di al–Malik, sultano di Egitto e di Palestina) a un fanciullo.
Il ragazzo apprende così di ciò che è avvenuto nel 1219 nell’accampamento musulmano di Damietta, in Egitto, mentre è in corso la guerra tra le armate del sultano e l’esercito crociato. Quel giorno un uomo solitario e senza armatura riesce a superare le linee dell’esercito musulmano e ad arrivare alla tenda del sultano. È accompagnato da un lupo ed è disarmato, le sue uniche armi sono la convinzione del suo animo e la forza del dialogo. Ciò nonostante, le guardie vorrebbero arrestarlo ma il sultano, stupito dal coraggio dell’uomo, ordina di lasciarlo stare. Vuole ascoltare ciò che ha da dirgli: «Partendo dall’incontro tra san Francesco e il sultano, il film racconta i momenti salienti della vocazione e della testimonianza di Francesco d’Assisi » spiega il direttore di Rai Ragazzi Luca Milano. Infatti, quell’uomo che si presenta come Francesco di Assisi, inizia a raccontare al sultano la sua vita e la sua conversione: la giovinezza in guerra, la rinuncia totale agli agi e alle ricchezze paterne, l’incontro con i lebbrosi e la successiva scelta di dedicare la propria vita agli altri. Gli spiega anche come tutte le creature della terra siano suoi fratelli e sue sorelle, come viva intensamente e quotidianamente la sua fede cercando sempre e costantemente la pace. E, poi: la vita in povertà; l’incontro con il lupo che, da animale feroce, può diventare un amico; il coraggio di fronte al fuoco. Il racconto di Francesco sorprende il sultano e, in un certo modo, lo affascina al punto da decidere di salvargli la vita. Quel giorno, grazie a quell’incontro, i combattimenti tra gli eserciti vengono sospesi.
È solo un giorno, certo, ma il dialogo tra i due uomini può mostrare a tutti quanto sia necessario aprire la propria mente e provare a indossare i panni degli altri per comprendere meglio i loro pensieri e le loro decisioni. Il dialogo, diventa, così emblema del superamento di steccati tra popoli, culture, religioni: «Guardando il film, i bambini sa- ranno colpiti del coraggio di un uomo che si mette in cammino per giungere nel cuore di una guerra fino alla tenda del nemico, armato solo di parole e di fraternità. Ma dietro il linguaggio favolistico di un cartone animato è presente un messaggio profondo, vivo ancora oggi, che potrà essere colto anche da un pubblico più ampio». Francesco si conclude con il ritorno del Santo ad Assisi, dove incontra i confratelli e santa Chiara mentre il sultano ricorda quel messaggero di fraternità diverso da tutte le persone che ha conosciuto fino a quel momento.