giovedì 14 marzo 2024
Al numero con cui calcolare la circonferenza è stata dedicata una Giornata (il 14 marzo, che nel calendario inglese si scrive 3/14). Ecco qualche curiosità
Il pi greco

Il pi greco - .

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Oggi, in tutto il mondo, si festeggia una lettera che è anche un numero: il pi greco. La festa si chiama Pi Day ed è dedicata alla costante matematica che corrisponde alla cifra di 3,14 e che si usa in geometria nella formula per calcolare il perimetro e l’area del cerchio. Non è un caso che il Pi Day cada proprio il 14 marzo; leggendo il calendario al modo inglese, con prima il mese e poi il giorno, oggi è il 3/14: esattamente i primi tre numeri di pi. La festa è nata negli Stati Uniti da un’idea del fisico Larry Show che la inaugurò nel 1988 all’Exploratorium Museum di San Francisco, dando il via anche alla tradizione di mangiare torte per celebrare il pi greco (in inglese torta si dice “pie” e per di più di solito le torte sono rotonde). Il Pi Day è stata riconosciuta Giornata Nazionale ufficiale dal Congresso degli Stati Uniti nel 2009 e poi esportata in tutto il mondo; da allora gli insegnanti – anche in Italia –spesso la ricordano nelle classi. Nei Paesi anglosassoni, però, tutti festeggiano il Pi Day con iniziative creative: molte pizzerie americane, per esempio, il 14 marzo fanno un’offerta speciale e vendono tutte le pizze a 3,14 dollari.

In fila, ma dopo la virgola

Da migliaia di anni gli uomini si sono accorti che esiste una relazione speciale e interessante tra la circonferenza di un cerchio e il suo diametro, ovvero il segmento che attraversa il cerchio passando per il centro. Non importa quanto grande sia un cerchio: il rapporto tra i due è costante e la circonferenza è sempre più lunga del diametro di circa 3,14 volte. Circa, perché nel pi greco le cifre a destra della virgola non sono soltanto due ma continuano e vanno avanti all’infinito. Nel 1699 i matematici erano in grado di calcolare 71 di questi numeri; nel 1946 invece, sempre senza calcolatrice, uno sconosciuto di nome Daniel Ferguson arrivò a indovinarne 620. Oggi, con i computer con capacità di calcolo avanzate è tutto più facile e abbiamo messo in fila ben 22 trilioni di numeri dopo la virgola del pi greco.

Non solo greco. anche egizio e babilonese

Le celebrazioni del Pi Day sono relativamente nuove ma la costante numerica è nota da migliaia di anni. I babilonesi usavano pi già quattromila anni fa per calcolare l’area di un cerchio, attribuendogli un valore di 3,125. Gli antichi egizi perfezionarono il numero e nel 1650 a.C. ipotizzarono che il pi greco equivalesse a 3,165. Il primo a dimostrare matematicamente il valore della costante fu però Archimede di Siracusa nel III secolo a.C, e perciò, all’inizio, il pi greco venne chiamato “costante di Archimede”. Nel 1706, però, il matematico inglese William Jones decise di ribattezzare il numero usando la lettera “p” dell’alfabeto greco che è anche l’iniziale della parola “perimetros” che significa “misura intorno”.

E il calcolo è spaziale

Calcolare tutte le cifre del pi greco è una sfida ma anche ricordarle a memoria... Nel mondo esistono competizioni in cui appassionati gareggiano tra loro per stabilire chi ricorda più numeri della costante matematica. Per ora il record mondiale appartiene a un ragazzo indiano di nome Rajveer Meena: nel 2015 è stato in grado di ricordare 70mila cifre, anche se per ripeterle gli ci sono volute 9 ore e 27 minuti! Il pi greco, però, non è solo un gioco ma anche un numero utilissimo: lo usano gli ingegneri che progettano ponti e piste da corsa; oppure gli astrofisici per calcolare le orbite dei pianeti o l’atterraggio di una sonda. Il pi greco è indispensabile anche per i sistemi Gps che lo adoperano per localizzare la posizione.



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