I registri comunali delle coppie di fatto sono un flop: nel corso del 2011, in tutti gli 82 comuni italiani che hanno istituito i registri delle coppie di fatto, sono solo 298 le coppie omosessuali che vi hanno aderito. In controtendenza ci sono solo i comuni di Bari e Torino.Lo rileva un'inchiesta di
KlausCondicio. Un numero esiguo, spiega una nota, se si considera che in alcuni comuni come Pisa, l'istituto esiste da più di dieci anni. In totale nel 2011 la media è stata "irrisoria", pari a 3,6 coppie per ciascun comune. Nella classifica dei comuni con più unioni gay, al primo posto c'è Bari con 140 iscrizioni, seguita da Torino con 48. Al terzo posto Firenze, che nel 2011 ha totalizzato appena 10 iscrizioni. Seguono Perugia (5), Pisa (3), Terni e Trento (2), Padova e Ferrara (1). Fanalino di coda Bologna, dove non si registrano iscrizioni fin dal 1999, anno di istituzione del registro. In generale, con 729 iscrizioni, Bari si impone con distacco e si conferma il comune dove i registri delle unioni civili hanno avuto maggior successo da quando sono stati istituiti nel luglio del 2007. Di queste 510 attestazioni riguardano coppie eterosessuali. Bene anche Torino, dove i registri sono comparsi nel giugno 2010 e le iscrizioni totali sono 132, di cui 41 si riferiscono a coppie dello stesso sesso. Nella top five dei comuni più virtuosi anche Firenze, con 82 iscrizioni dal 2001, Pisa (52 dal 1997) e Padova (48 dal 2006), dove non è istituito un vero e proprio registro delle coppie di fatto, ma si rilascia un'attestazione di iscrizione nell'anagrafe della popolazione quale "famiglia anagrafica costituita da persone coabitanti legate da vincoli affettivi".