Anche lo storico
monastero dei benedettini di Norcia è stato danneggiato dal sisma. La
piccola comunità internazionale di 15 monaci, quasi tutti giovani e molti di loro americani, è stata costretta a lasciarlo e ora è ospite del convento di Sant'Anselmo a Roma, "temporaneamente" come loro stessi precisano. Due monaci sono però rimasti sul luogo per vegliare sulla basilica che ha
subito lesioni.
La loro storia è legata al Grande Giubileo del 2000 e anche
ad un piccolo birrificio che produce la
Nursia, una "bionda"
che, all'inizio veniva venduta solo negli spacci vaticani, ma da qualche tempo si è ritagliata una sua nicchia anche nel mercato.
Il
monastero di San Benedetto, proprio nel luogo in cui era
nato il patrono d'Europa e sua sorella,
santa Scolastica, era
stato infatti parzialmente abbandonato da un paio di secoli. Un po' il
calo delle vocazioni un po' l'affermarsi di nuove forme di vita
monastica, la comunità dell'"ora et labora" a
Norcia non c'era più.
Poi un gruppo determinato di monaci d'oltreoceano ha deciso di
ridare vita all'antico convento. Ora, con il terremoto, di nuovo
un punto interrogativo, sul futuro dello storico monastero. "We
are ok, we are alive", fanno sapere i monaci che infatti, per un soffio, solo perché le loro preghiere
mattutine erano cominciate prima del solito per la festa di San
Bartolomeo, al momento della prima forte scossa
di terremoto, erano fuori dalle loro celle e in strada verso la
basilica.
Nessun ferito ma "come molti altri a Norcia abbiamo
subito
molti danni alle nostre costruzioni e
soprattutto alla
nostra basilica. È veramente triste che i bei restauri che
erano stati completati nel luogo natale di San Benedetto ora
sono andati in briciole. Che cosa potete fare? Pregare per noi -
è l'invito dei benedettini - pregare per chi ha perso la vita,
una persona amata, o la casa". Ma avranno
bisogno anche di aiuti materiali per la
ricostruzione.
Fermo al momento anche il
birrificio, per loro strumento di
sostentamento ma anche di evangelizzazione. Si comincia con un
bicchiere di birra e poi si finisce a parlare anche di fede,
avevano più volte fatto notare in passato. Ma loro contano sulla Provvidenza e sperano di poter tornare presto a "casa", dove San Benedetto li aveva richiamati solo qualche anno fa.