martedì 2 luglio 2013
COMMENTA E CONDIVIDI
Si è conclusa dopo tre anni un'inchiesta della Procura di Roma sullo Ior, l'Istituto opere religiose, per la movimentazione di 23 milioni di euro dove sarebbero state violate le norme antiriciclaggio. Rischiano ora il processo Paolo Cipriani e Massimo Tulli, ex direttore e vicedirettore dello Ior, che proprio ieri hanno presentato le loro dimissioni. Si andrebbe verso l'archiviazione per quanto riguarda la posizione dell'ex presidente Ettore Gotti Tedeschi. L'inchiesta è stata coordinata dal sostituto Stefano Rocco Fava e dall'aggiunto Nello Rossi. Gli inquirenti contestano violazioni in materia di antiriciclaggio in merito alle movimentazioni di 23 milioni di euro dello Ior depositati preso una filiale del Credito Artigiano. L'ex direttore Cipriani e l'ex vice direttore Tulli, secondo l'accusa, avrebbero compiuto una serie di operazioni in contrasto con la normativa antiriciclaggio trasferendo i 23 milioni di euro dal Credito Artigiano alla Banca del Fucino e alla J.P. Morgan. La Procura di Roma ha notificato l'avviso di conclusione indagine, l'articolo 415 bis cpp, agli indagati, atto che solitamente prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. Non sarebbero, invece, emerse responsabilità dell'ex presidente Ettore Gotti Tedeschi, e per la sua posizione la Procura sarebbe intenzionata a chiederne l'archiviazione.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: