martedì 3 settembre 2013
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Il settimanale diocesano di lingua tedesca "Katholisches Sonntagsblatt" non si è schierato e non ha preso posizione sull’accordo Durnwalder-Delrio. «Come giornale siamo espressione della linea della Chiesa altoatesina che non sta da una parte e dall’altra, ma indica a tutti il valore della pacifica convivenza», spiega il direttore Walther Werth.Eppure anche questo tema vi sta a cuore?Certo, non è marginale, ma il nostro compito ecclesiale rimane quello di promuovere il rispetto di ambedue i gruppi linguistici, anzi tre con quello ladino. La Chiesa è in prima linea in questo, pur senza mettersi da una parte. Perché dall’altra parte giustamente si protesterebbe. Per questo anche la struttura ecclesiale è articolata con quest’attenzione. Il futuro della nostra terra deve essere la convivenza.Ci può spiegare perché nella popolazione di lingua tedesca (ma non solo, peraltro) si riscaldano gli animi quando si torna a discutere di toponomastica?Evocare il nome di Tolomei nell’ambito tedesco è come accendere una luce rossa. Dietro a questa persona s’intravvede e si porta in evidenza subito la politica del periodo fascista. Ci sono poi nel gruppo di lingua tedesca atteggiamenti più rigidi, altri più concilianti, ma è difficile trovare un’equilibrata via di mezzo. Resta il fatto che di toponomastica si discute da decenni.Ma dentro le comunità locali, tra la gente, quanto è avvertito questo tema?Forse per la maggioranza della gente non è un gran problema, in verità. Però ci sono alcuni gruppi, soprattutto politici, che tengono molto a questo tema. Ed ora ci sono le elezioni in vista ed è difficile trovare un accordo.Quali problemi concreti non consentono di realizzare l’indicazione dello Statuto che vorrebbe tutti i cartelli bilingui?Sono molti, di vario tipo. Ad esempio, alcuni gruppi politici vorrebbero tornare ai soli nomi italiani esistenti ancora prima del fascismo, eliminando tutti gli altri. Poi ci sono nomi di torrenti, malghe o altre piccole realtà che alcuni vorrebbero solo in tedesco.Ma si arriverà mai ad una soluzione?Non credo che in questa legislatura si arriverà ad una legge che accontenti tutti. Però se ne discute molto perché il 27 ottobre ci sono le elezioni e questo dibattito sulla toponomastica, appunto, diventa molto importante per alcuni gruppi politici.
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