sabato 7 marzo 2015
Celebrazioni per la Festa della donna: i ringraziamenti di Grasso su Twitter, Boldrini apre le porte di Montecitorio, i reclusi di Rebibbia celebrano a teatro il mondo femminile.
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Al netto (si spera) della retorica, l'8 marzo sarà un'occasione per riflettere sui diritti delle donne. Per ricordare le loro conquiste sociali, politiche ed economiche ma anche per non dimenticare le violenze e le discriminazioni subite in tutto il mondo. Donne che hanno lasciato un segno. Nella vita personale, politica e sociale. Il presidente del Senato, Pietro Grasso, sceglie di ringraziarle via Twitter alla vigilia dell'8 marzo, attraverso l'hashtag #ringraziounadonna. Innanzi tutto la moglie Maria, "con cui cammino fianco a fianco da 45 anni condividendo idee e valori". Poi Emma Bonino, "che con forza e da sempre lotta per i diritti di tutti, uomini e donne". Quindi Lucia Annibali, l'avvocatessa sfregiata con l'acido dai sicari del suo ex, "che non ha permesso alla violenza subita di intaccare la sua voglia di vivere e il suo sorriso". L'astronauta Samantha Cristoforetti, "che è arrivata più in alto di tutti e rappresenta l'Italia nello spazio e nel mondo". E infine a Rita Atria, "che a soli 17 anni trovò il coraggio di denunciare la sua famiglia di mafiosi". La parità uomo-donna? "C'è ancora moltissimo lavoro da fare sia sul piano legislativo che sul piano culturale e sociale di questo paese". Così la ministra della Salute Beatrice Lorenzin in un videomessaggio pubblicato sul sito del ministero. "Credo che nonostante dei passi enormi siano stati fatti, c'è ancora una grandissima difficoltà: pensiamo all'accesso al lavoro, alla maternità negata, al mobbing che viene fatto alle donne incinta in luoghi di lavori non protetti. C'è il tema della disoccupazione femminile che è una delle cause dell'arretratezza economica dell'Italia". "Credo - ha aggiunto - che dobbiamo promuovere il raggiungimento per le donne di un maggiore accesso ai ruoli apicali come primari e direttori sanitari".Per la Giornata internazionale della donna, torna "Montecitorio a porte aperte". Il presidente della Camera, Laura Boldrini, incontrerà alcune donne di Srebrenica, sopravvissute all'eccidio di venti anni fa, saranno alla Camera con la mostra "Frutti della pace": prodotti della cooperativa "Insieme", nata proprio sulle terre della strage, oltre a una serie di immagini fotografiche sulla guerra e la pace nell'ex Jugoslavia, realizzate dal fotografo Mario Boccia. (La mostra sarà allestita nella Sala Aldo Moro e sarà visitabile a partire dalle ore 12). La Delegazione italiana al Consiglio d'Europa della Camera dei Deputati, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità, il Ministero degli Esteri, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e il Consiglio d'Europa ha annunciato l'istituzione di un premio per la migliore tesi di laurea magistrale e di dottorato sul tema del contrasto alla violenza contro le donne. Un modo diverso per celebrare una festa che rischia di cadere negli stereotipi è "Nessuno escluso", spettacolo teatrale che l'8 marzo vedrà protagonisti sul palcoscenico del teatro San Gelasio di Roma, al Tiburtino, attori professionisti come Blas Roca Rey, Melissa Manna e Monica Rogledi, il gruppo di attori amatoriali del Circolo Unicredit e i detenuti delle case di reclusione di Rebibbia e di Spoleto, con la regia di Patrizia Spagnoli. Un'antologia di monologhi e storie di vita che raccontano la quotidianità della condizione della donna tra soprusi e violenze. Arte. A Parma, fine, c'è la mostra 'Mater. Percorsi simbolici sulla maternità' che prende il via proprio l'8 marzo al Palazzo del Governatore. Circa 170 opere raccontano i misteri della maternità attraverso simboli universali e senza tempo.
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