L'invito a non farsi vedere alle commemorazioni del 23esimo anniversario dell'assassinio di Paolo Borsellino gli era stato mandato per sms. Poche righe, l'essenziale perché capisse che non era ospite gradito, "firmate" da Rita, la sorella del magistrato ucciso da Cosa nostra. A quella richiesta idealmente si sono unite quelle di politici e poliziotti, convinti della necessità di questa assenza dopo le furiose polemiche (e le smentite della Procura) su una presunta frase choc ("va eliminata come suo padre") detta dal primario Tutino al presidente Crocetta sulla Borsellino. E oggi il presidente della Sicilia Rosario Crocetta ha fatto sapere che non parteciperà a nessuno degli eventi in programma (nelle giornata di sabato e domenica) a Palermo per ricordare la strage di via D'Amelio dove morirono oltre a Borsellino gli agenti Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Due gli appuntamenti di oggi. Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano ha inaugurato assieme al capo della Polizia, Alessandro Pansa, il nuovo Commissariato Porta Nuova di Palermo. Prima del taglio del nastro, il cardinale Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo, ha benedetto i locali. La cerimonia si inserisce nell'ambito delle manifestazioni in ricordo della Strage di via D'Amelio. "È un giorno importante: inauguriamo un commissariato in una zona che ha dato la residenza mafiosa a boss importanti che hanno condizionato in modo drammatico la vita di questa città e non solo. È la forza dello Stato che si esprime attraverso i simboli", ha detto Alfano. "La polizia ha perso insieme a Paolo Borsellino - ha aggiunto - uomini di splendido animo e di straordinario valore e li vogliamo ricordare con l'apertura di questo commissariato in un immobile del demanio che abbiamo ristrutturato e messo a servizio della città. È un segno importante e non è fatto di parole". Alle 15 è iniziata la cerimonia di commemorazione all'interno del palazzo di giustizia di Palermo organizzata dall'Anm alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la commemorazione, organizzata al Palazzo di Giustizia di Palermo dall'Anm Si è aperta con il video dell'ultima intervista rilasciata dal magistrato. Partecipano, tra gli altri, i ministri dell'Interno e della Giustizia, Angelino Alfano e Andrea Orlando, il procuratore di Roma Giuseppe Pignatone, il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, il pg Roberto Scarpinato, il presidente della Corte d'appello di Palermo Gioacchino Natoli e il presidente dell'Anm Rodolfo Sabelli. Presenti esponenti delle forze dell'ordine e delle istituzioni. Il figlio del giudice ucciso, Manfredi, ha fatto un intervento non previsto. " Presidente, oggi sono qui per lei, perché lei è tra quelli che non solo ha il nostro vissuto, ma è stato punto di riferimento per mio padre e la mia famiglia" ha detto riferendosi al Capo dello Stato. Manfredi Borsellino ha ricordato, di avere sentito due volte le telefonate tra il padre e Mattarella. "Ricordo - ha detto in lacrime - la reverenza con cui lui si rivolgeva a lei. Capii subito la stima sconfinata che aveva nei suoi confronti". Manfredi, commosso e determinato, ha dettp do essere intervenuto "non per mio padre, ma per mia sorella", ricordando il clima di ostilità nel quale ha lavorato Lucia Borsellino quale all'assessore alla Salute. Mattarella lo ha poi abbracciato. Una messa in suffragio delle vittime della strage si terrà domenica alle 9.30, nella cappella della Caserma Pietro Lungaro di Palermo.
Il governatore Crocetta non partecipa dopo la bagarre su presunte frasi choc sulla figlia del magistrato, ucciso 23 anni fa insieme a 5 agenti. L'abbraccio del figlio Manfredi con il presidente Mattarella.
Le radici profonde della crisi siciliana Giuseppe Savagnone
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