martedì 16 luglio 2024
Costituita il 9 luglio, la nuova iniziativa vuole ricordare e far conoscere la sua figura di testimone nella società e nella Chiesa. Parlano la figlia Marina, la moglie Maria e Angelo Passaleva
Un giovanissimo Carlo Casini neo-papà con la moglie Maria

Un giovanissimo Carlo Casini neo-papà con la moglie Maria

COMMENTA E CONDIVIDI

Quel che è accaduto dopo la conclusione della vita terrena di Carlo Casini, il 23 marzo 2020, ha già a che fare con la storia. Assistiamo infatti da allora all’emergere di una gratitudine diffusa tra le più diverse persone che è diventata un fenomeno di proporzioni tali da non poter fare altro che prendere atto dell’affetto per la sua figura umana, del radicamento del suo pensiero, del fascino del suo esempio, dell’attrattiva della sua testimonianza cristiana. La combinazione di questi fattori sta portando a considerare la vita e l’opera del fondatore del Movimento per la Vita in una prospettiva diversa rispetto a quella – pur già imponente – del personaggio pubblico protagonista nella storia italiana recente. Si è reso dunque indispensabile mettere ordine tra documenti personali e attestazioni di stima e di devozione, iniziative per ricordarlo e proposte per farne conoscere il vasto lascito.

È da questa consapevolezza che è nata l’idea di costituire l’Associazione Amici di Carlo Casini, nata presso lo studio di un notaio romano il 9 luglio per iniziativa della famiglia e di un gruppo di amici storici. A cominciare da Angelo Passaleva, presidente del Centro aiuto alla Vita di Firenze (il primo nato in Italia, per iniziativa di Carlo, ormai 50 anni fa), amico di una vita.

«Chi ha conosciuto Carlo Casini – ci racconta – sa con quanta passione, con quanto amore, con quanta dedizione e con quanti sacrifici ha dedicato la sua esistenza per promuovere e tutelare il valore della vita umana fin dai suoi primi istanti nel grembo della madre. Quante notti insonni per scrivere articoli, quanti viaggi per incontrare gruppi o personaggi. Quanti successi ma anche quanti “bocconi amari” nella sua infaticabile attività. Anche se non è stato l’unico “fondatore” del Movimento per la Vita, ne è stato sicuramente il padre, il tutore, la guida sicura e illuminata, l'ispiratore di iniziative che hanno tenuto alta l'attenzione contro ogni forma di attentato alla vita umana: dai richiami alti e forti contro ogni forma di pratiche abortive alle derive eutanasiche».

L’Associazione nasce da queste certezze: «È doveroso – prosegue Passaleva – ricordare e far conoscere la figura di Carlo Casini, testimone luminoso che ha saputo mettere i suoi numerosi talenti a servizio della società e della Chiesa, con tanta umiltà ed esercizio eroico delle virtù. È per questo che è stata formalmente costituita di fronte all'autorità notarile l'Associazione che porta il suo nome, a tutti gli effetti un’associazione del terzo settore» Obiettivo dell'associazione, secondo Angelo Passaleva, che è medico allergologo e immunologo – è «diffondere il patrimonio intellettuale, culturale, sociale, giuridico, legislativo, politico e spirituale di Carlo Casini; raccogliere l’opinione diffusa tra i fedeli circa la purità e l’integrità della sua vita, delle sue virtù umane e cristiane, del suo pensiero, delle opere e della sua spiritualità; diffondere la fama di santità di Carlo attraverso ogni mezzo di comunicazione. All’Associazione, una volta perfezionate tutte le pratiche necessarie, potranno aderire singoli, enti, associazioni, movimenti».

Secondo Passaleva è pensabile l'avvio di un percorso per raccogliere testimonianze sulla sua fama di santità: «Lo stanno chiedendo in tanti. E tra gli scopi dell’Associazione c’è anche quello, dopo l'attesa dei cinque anni dalla sua nascita al cielo, di chiedere ufficialmente l’apertura della causa di beatificazione, nominando un postulatore».
L’Associazione Amici di Carlo Casini non “sostituisce” di certo il Movimento per la Vita ma come ci spiega Marina Casini – si pone con esso in «un rapporto di stretta collaborazione, e non potrebbe essere diversamente. L’Associazione mette a fuoco ciò che di Carlo Casini è già presente nel Movimento per la Vita e fa da punto di raccolta, raccordo e promozione, per così dire, circa quanto si muove attorno alla sua figura». Infatti, prosegue la presidente del Mpv, «le finalità del Movimento sono più ampie di quelle dell’Associazione, e sarebbe scorretto concentrarle solamente su Carlo Casini. Nello stesso tempo, però, il patrimonio intellettuale e spirituale di Carlo Casini continua a essere indispensabile per irrorare e alimentare il Movimento, che dell’Associazione sarà un pilastro».
In questi quattro anni Marina Casini ha visto attorno alla figura del padre «tanto fermento, una grande attenzione, molto interesse. Chi lo ha conosciuto bene desidera che restino vive la sua memoria, il suo pensiero, la sua opera, con la convinzione del loro valore attuale e profetico. Chi lo ha conosciuto superficialmente rimpiange di non averlo conosciuto meglio e si adopera, attraverso letture e partecipazione a incontri, per avvicinarlo maggiormente. Chi non lo ha conosciuto è attratto dalla sua figura e vuole conoscerlo ricorrendo ai suoi scritti, alle testimonianze su di lui, alle iniziative che lo riguardano». Non solo: «In molti sostengono di rivolgersi a lui nella preghiera. Altri raccontano fatti che in sé non conoscevamo ma che corrispondono al suo tratto di profonda attenzione verso le persone. Per esempio, un sacerdote sulla cinquantina, qualche settimana fa, mi diceva che da adolescente era incerto sulla sua vocazione e sentendo parlare di Carlo Casini decise di andare da lui per parlarne e confidarsi. Fu colpito per come venne accolto e ascoltato, per il tempo a lui dedicato, per l’empatia e la condivisione sperimentata, per la serenità con cui uscì da quell’incontro».

Nella sfera pubblica dal 2020 «abbiamo visto un proliferare di pubblicazioni e iniziative. Come non ricordare il “Rosario del 23”, coordinato da Marco Caponi, e la Rete Amici di Carlo Casini, coordinata da Anna e Alberto Friso?». Tra tutte le manifestazioni di stima e di affetto colpisce il crescere di un vero movimento spirituale: «Per il babbo – riflette Marina Casini – la spiritualità della vita era la sorgente e il motore di tutto il suo impegno». Lo certifica, tra le altre testimonianze, il suo discorso nel 2006, a Montecatini, all’assemblea nazionale del MpV: «Basta la riflessione giuridica sui diritti umani e sull’eguaglianza? Basta la lettura dei testi di biologia e di medicina e la conseguente convinzione che il concepito è uno di noi? È importante, ma non basta. Perché dobbiamo lasciarci privare della tranquillità da problemi di altri che non sono nostri e che i più vorrebbero lasciare nel silenzio? Chi ce lo ha chiesto? Insomma: chi ci ha chiamato? [...] Sono convito che dobbiamo fare emergere a livello di collettività, non più silenziosa, la consapevolezza di quella “spiritualità della vita” che nel segreto delle nostre coscienze ci ha fatto ripetere nei momenti di stanchezza “Qualunque cosa avete fatto a uno dei più piccoli dei miei fratelli lo avete fatto a Me”».

Marina ricorda anche che «nel 2009, a Chianciano, sempre nel corso dell’assemblea nazionale, affermò che “mi convinco sempre di più che c’è una spiritualità della vita che deve crescere senza ipocrisia e senza timori”. Dalla sua nascita al Cielo, questa spiritualità ha iniziato a prendere sempre più consistenza, a svilupparsi. È una spiritualità luminosa che nasce dallo sguardo contemplativo sull’uomo più povero e ne riconosce il valore; che si centra sulla fiducia che l’Amore di Dio raggiunge ognuno, in qualsiasi luogo, circostanza, condizione; che scommette sulla presenza del “Vangelo della vita” nel cuore di ogni uomo, anche del “nemico” e del lontano. Molto si potrebbe ancora dire, ma è certo che non si può comprendere Carlo Casini senza tenere conto di questa spiritualità». Per questo tra le finalità dell’Associazione c’è anche «promuovere e sviluppare, attingendo al “Vangelo della Vita”, una spiritualità della vita alla luce della sua testimonianza, del suo pensiero e delle sue opere».

C’è però una persona, tra tutte, che può dire come davvero Carlo Casini abbia inciso nella vita di chi l’ha conosciuto: ed è la moglie Maria, testimone preziosa per restituirci un uomo ancora vivo e presente per chi l’ha avuto caro (e sono molti più di quanto si possa credere): «Per me Carlo è stato tutto, era la luce, è la luce – ci confida, con la sua semplicità diretta e disarmante –. Abbiamo vissuto una comunione totale; perciò, quanto custodisco nel cuore è un universo. Un universo tale che qualsiasi cosa dica mi pare che riduca o addirittura immiserisca la ricca totalità che porto dentro di me e che non voglio minimamente sciupare. Certamente, però, nelle moltissime espressioni di affetto e riconoscenza che giungono da parte di moltissime persone, nelle belle testimonianze, nei commossi ricordi, nell’entusiasmo di andare avanti nel promuovere la conoscenza di lui, del suo pensiero e della sua opera, ritrovo di Carlo la luce che lo rendeva sempre raggiante. Carlo aveva il cuore traboccante dell'Amore di Dio e nutrito quotidianamente dell’Eucaristia, un cuore che lo rendeva capace di voler bene a tutti, di saper portare la gioia e la speranza, di trasmettere la convinzione che il bene vince sempre e la fiducia nell’Amore Infinito di Dio per ciascun uomo».

Chi desidera ricevere informazioni sulle modalità per aderire all'Associazione Amici di Carlo Casini può inviare un’email a amicidicarlocasini@gmail.com



© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: