giovedì 15 febbraio 2024
Il presidente nazionale Giuseppe Contaldo prende posizione sui temi della difesa della vita in ogni sua condizione: «L'uomo vale sempre per sé stesso»
Giuseppe Contaldo a un evento di Rinnovamento nello Spirito

Giuseppe Contaldo a un evento di Rinnovamento nello Spirito

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Il Rinnovamento nello Spirito si riconosce pienamente con quanto espresso dai Vescovi italiani nel Messaggio, chiaro e forte, diffuso per la recente 46ª Giornata nazionale per la vita – «La forza della vita ci sorprende» –, li ringrazia per il testo e accoglie senza indugio il «forte appello» dei nostri pastori, affinché «salga da parte di tutte le donne e gli uomini» la richiesta a dichiarare «l’impossibilità morale e razionale di negare il valore della vita, ogni vita». La vita è un dono che per ogni essere umano, donna o uomo senza discriminazione alcuna, ha pari dignità, dal momento della fecondazione fino alla morte naturale, perché ciascuna vita è degna di essere vissuta e soltanto Dio ne è padrone assoluto.

Trattare temi di questo genere, oggi, è di fondamentale importanza. Tutta la riflessione che si dipana nei libri della Bibbia testimonia la certezza assoluta in questa verità da Dio rivelata. Si può dire che la rivelazione biblica è una immensa lode alla vita! Innanzitutto, vita fisica, che il Padre dona alla propria creatura prediletta: la vita stessa si realizza totalmente nel momento in cui l’uomo si rende conto di essere amato dal Signore e a questo amore risponde. L’inno all’esistenza che la Sacra Scrittura canta, infatti, culmina nel mistero dell’Incarnazione del Figlio, rivelazione definitiva dell’amore di Dio verso la vita dell’uomo e compimento della storia della salvezza. L’opera di Gesù, tra l’altro, è un continuo invito all’amore per la vita, in ogni suo aspetto: Egli stesso sulla croce si sacrifica fisicamente per donarsi all’umanità.

La Chiesa insegna poi che l’uomo vale per sé stesso e non per quello che sa, che produce o che possiede: semmai, è la sua dignità di persona che conferisce valore ai beni che gli servono per esprimersi e realizzarsi. Se è vero che nasce incompiuto e cresce mediante un’esperienza di donazione e di comunione fino alla perfezione definitiva della vita eterna, è anche vero che, fin dall’inizio è un soggetto spirituale irripetibile, aperto all’infinito, chiamato a vivere per gli altri e con gli altri.
Come cristiani e come Movimento, ci impegniamo dunque per essere argine alla cultura della morte, a ogni ideologia mortifera, alla banalizzazione dell’aborto, che non è un diritto, alla sottocultura eutanasica, alla violenza contro donne, bambini nati e nel grembo materno, malati, anziani, disabili, stranieri, affinché non ci siano più «vite negate».

Del resto, come ha detto papa Francesco «il grado di progresso di una civiltà si misura dalla capacità di custodire la vita, soprattutto nelle sue fasi più fragili». Bambini, concepiti e già venuti alla luce, donne, anziani, stranieri non sono nemici ma persone che hanno «immenso valore», capaci «di donare qualcosa agli altri». Il Rinnovamento nello Spirito ribadisce pertanto che non è tollerabile non riconoscere il valore della vita e non tutelare la vita nascente, e si impegna a portare avanti un “nuovo umanesimo” la cui prima pietra è il bambino concepito, uno di noi.
Presidente nazionale Rinnovamento nello Spirito Santo

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