Ogni giorno in Italia vengono diagnosticati poco più di 1.000 nuovi casi di tumore, per un totale di 377mila in un anno, con 181.330 morti tra i pazienti oncologici. Un bilancio sempre inquietante, quello delle neoplasie, che però va letto insieme al dato forse più importante: i 3,6 milioni di italiani guariti da un tumore, in aumento del 36% rispetto solo a 10 anni fa. Un risultato clamoroso, che pone il nostro Paese ai vertici della sopravvivenza da malattie oncologiche nel mondo. A cosa dobbiamo questo confortante primato? Alla ricerca che nei laboratori di tutta Italia non dà tregua alle infinite versioni del cancro, con un vero e proprio esercito di medici e scienziati al lavoro quotidianamente per spostare sempre più in là il perimetro della vita.
Principale motore di questo sforzo è la Fondazione Airc per la ricerca sul cancro, che nel 2022 rilancia la sua sfida al cancro mettendo sul tavolo 136 milioni e 645mila euro di fondi per sostenere 741 progetti di ricerca, avamposti ai quali lavorano 5mila ricercatori, cui si aggiungono 93 borse di studio e 22 programmi speciali. Il salvadanaio della ricerca di frontiera è frutto delle donazioni di 4 milioni e mezzo di italiani, che assicurano le energie necessarie alla Fondazione anche grazie a iniziative come quella che vede sabato 29 gennaio tornare nelle piazze di tutta Italia 20mila volontari che proporranno le «Arance della Salute»: sacchetti da 2 chili e mezzo di arance rosse italiane a fronte di una donazione di 10 euro destinati al grande fondo per la ricerca. Chi vuole dare una mano più robusta può anche aggiungere 6 euro per un vasetto di marmellata di arance e 7 per 500 grammi di miele millefiori. Fondazione Airc regala a ogni donatore un ricettario per promuovere una dieta sana a base di arance, in una campagna di salute alimentare – primo presidio per prevenire malattie anche oncologiche – i cui testimonial sono Sara Lovisa, ricercatrice all’Humanitas impegnata in un progetto Airc sul tumore al colon, Elisa, che ha superato il male indagato da Sara documentando l’efficacia della ricerca, ed Emanuele, volontario che si spende nel nome di un amico portato via da un tumore.
«La sfida contro il cancro è ancora aperta, nonostante i progressi degli ultimi anni abbiano permesso di conoscere di più e curare meglio alcuni tra i tipi più frequenti di cancro –spiega Federico Caligaris Cappio, direttore scientifico Fondazione Airc –. I laboratori hanno visto un cambiamento epocale: a medici, biologi, biotecnologi si affiancano sempre più informatici, matematici, chimici, sottolineando l'importanza cruciale della massa critica, dell'organizzazione e della complementarità delle competenze. Le innovazioni tecnologiche stanno radicalmente cambiando la chirurgia oncologica e la radioterapia. Così come la ricerca oncologica innova senza sosta, Airc individua i finanziamenti più idonei, analizzando i risultati ottenuti e promuovendo una crescita scientifica sul piano nazionale. Questa strategia richiede investimenti ingenti, ricerche coordinate e collaborazioni internazionali, ultima in ordine di tempo la nostra partecipazione al programma europeo "Understand Cancer Eu Coordination and Support Action"». Caligaris Cappio ha grande fiducia nel «un nuovo piano progettuale di ampio respiro per valorizzare il contributo dei giovani ricercatori più brillanti, inclusi coloro che lavorano all'estero, al fine di assicurare il futuro della migliore ricerca oncologica in Italia e contribuire alla sua crescita».
Informazioni sull'iniziativa della Fondazione Airc delle Arance, con la mappa delle piazze in cui vengono allestiti gli stand sono disponibili sul sito ad hoc prediseposto dalla Fondazione, dov'è anche possibile iscriversi alla newsletter per restare informati sulla ricerca sul cancro.