giovedì 11 luglio 2024
Braccio di ferro tra il premier progressista Donald Tusk e il presidente conservatore Andrzej Duda su due riforme all'esame del Parlamento. Al centro della disputa aborto selettivo e nozze gay
Andrzej Duda

Andrzej Duda - Ansa

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In Polonia il governo progressista attraverso il premier Donald Tusk ha manifestato l’intenzione di depenalizzare l’aborto e legalizzare le unioni civili. Il presidente della Repubblica Andrzej Duda, del partito conservatore Diritto e Giustizia ora all’opposizione, ha replicato che opporrà il veto dicendosi convinto che «l’aborto uccide persone» ma anche che «le donne che decidono di interrompere la gravidanza non dovrebbero essere punite». In giugno la commissione speciale insediata dal Sejm (la Camera bassa) aveva varato un progetto che rende libero l’aborto fino a 12 settimane e nei casi di «grave e irreversibile compromissione o malattia incurabile del feto». Un dietrofront rispetto alla sentenza con cui nell’ottobre 2020 il Tribunale costituzionale aveva dichiarato l’illegittimità dell’aborto eugenetico su feti con anomalie genetiche. Oggi si può abortire in caso di rischio per la vita e la salute della gestante e di stupro. Quanto alle unioni civili, il progetto di legge prevede che siano legalizzate quelle tra non sposati anche dello stesso sesso.

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