martedì 12 marzo 2024
Le 59 associazioni della rete per la vita hanno presentato la "Maternity Map" dell'Unione per mostrare alla vigilia del voto europeo il ruolo decisivo di chi sta dalla parte della maternità
Bandiere europee davanti al palazzo della Commissione a Bruxelles

Bandiere europee davanti al palazzo della Commissione a Bruxelles - Reuters

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«Oggi ci incontriamo per affrontare un tema di vitale importanza: la tutela dei bambini nascituri e, quindi, della maternità in Europa»: l’ha detto Ana del Pino, coordinatrice della Federazione Europea One of Us per la Vita e la Dignità dell’Uomo, alla “Week for Life” di Bruxelles.

Proteggere la vita del nascituro è stato il titolo dell’edizione 2024 dello storico evento strettamente legato a One Of Us, svoltosi come sempre al Parlamente Europeo, con il suo centro il 5 marzo, all’indomani della decisione francese di introdurre l’aborto come “diritto” nella Costituzione, unanimemente considerata disumana. «Accogliere la vita, accogliere la donna»: non si è fatta attendere la risposta della rete associativa europea – forte di 59 associazioni – che dà vita a One of Us, protagonisti anche molti giovani da tutta Europa ed europarlamentari come Miriam Lexman e Margarita de La Pisa Carriòn. Quest’ultima, madre di 9 figli, membro della Commissione per i diritti delle donne e l'uguaglianza di genere, ha definito la Week for Life «un evento speciale perché festeggiamo nel Parlamento Europeo la giornata della vita spostata oggi perché il 25 marzo è nella Settimana Santa. Dal concepimento in poi – ha aggiunto – siamo sempre noi», per questo «ogni persona deve essere rispettata per la sua inerente dignità» mentre oggi «con aborto ed eutanasia vediamo che l’essere umano nel momento più debole si trova davanti al rifiuto della società».

La Maternity Map – una Mappa della Maternità europea – presentata durante l’iniziativa di Bruxelles ha presentato il lavoro che le associazioni per la vita fanno per aiutare e valorizzare le donne madri e i loro bambini. L’inchiesta, portata avanti da Ana del Pino, è stata realizzata da un’équipe di studenti della Clinica Giuridica dell’Università San Paolo Ceu di Madrid, coordinata da Ana Olalde, con la conferma del valore sociale insostituibile che queste associazioni hanno per il bene comune dell’Ue e nel contempo l’evidenziazione degli ostacoli alla maternità.

«La maternità non è un capriccio, è un regalo prezioso che merita di essere celebrato, protetto, appoggiato – ha commentato An del Pino –. La maternità è intrinsecamente legata alla protezione della vita umana in tutte le sue forme. Quando curiamo e appoggiamo le madri stiamo difendendo il diritto fondamentale di ogni essere umano a vivere con dignità e rispetto». «Nell’ aborto non c’è nessun segno di libertà – ha sottolineato Margarita de la Pisa –, per questo sogniamo una società dove l’aborto sia impensabile. Oggi più che mai è necessario che siamo coraggiosi». «Ci troviamo di fronte a politici che non vogliono proteggere la vita, non vogliono proteggere la donna» ha affermato Miriam Lexmann, europarlamentare slovacca, richiamando la decisione francese. «Noi abbiamo questa visione chiara delle conseguenze della deriva dell’Europa – ha dichiarato ancora Margarita de la Pisa –. Esiste una enorme minaccia nei confronti della libertà, nel prossimo mandato europeo c’è l’obiettivo di cambiare la Carta dei diritti dell’Europa introducendo l’aborto. Per questo dobbiamo essere presenti».

A conclusione della Week for Life è stato presentato il Manifesto per la Vita, 12 punti per ricordare in vista delle elezioni per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo che il progetto europeo, e la stessa Unione Europea, si fondano sul pilastro del diritto alla vita dal concepimento alla morte naturale.

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