Il Policlinico Gemelli di Roma - .
Nel 2023 sono stati assistiti 58mila pazienti oncologici, somministrate oltre 52mila chemioterapie e fatti quasi 15mila colloqui e valutazioni psico-oncologiche. Nel 2024 ha conquistato il terzo posto in Italia e il 34esimo al mondo nella classifica “Word’s Best Specialized Hospitals” di Newsweek. Sono i numeri del Comprehensive Cancer Center (Ccc) del Policlinico Universitario Gemelli Irccs di Roma, che compie cinque anni.
Giampaolo Tortora, ordinario di Oncologia all’Università Cattolica e direttore del Ccc, racconta che «il nostro centro ha cominciato a operare in maniera strutturata nel periodo segnato dall’inizio della pandemia di Covid-19. Nonostante questo, abbiamo continuato a lavorare come se il mondo all’esterno e all’interno dell’ospedale continuasse a funzionare normalmente, seguitando ad assistere ogni anno oltre 40mila pazienti oncologici, senza interrompere mai le terapie. Il volume di attività relativo ai pazienti assistiti cresce al ritmo costante del 6-7% l’anno in tutti i diversi campi, dagli interventi chirurgici, alle diverse terapie, alla diagnostica».
Giampaolo Tortora, direttore del Comprehensive Cancer Center del Policlinico Gemelli - .
I dati del Comprehensive Cancer Center rispecchiano un lavoro d'eccellenza. «Questi numeri – riflette il professor Giovanni Scambia, direttore scientifico di Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS e Ordinario di Ginecologia dell’Università Cattolica –dimostrano che Fondazione Policlinico Gemelli è all’interno del Servizio Sanitario Nazionale un grandissimo ospedale oncologico, anzi, probabilmente il più grande d’Italia. Un risultato raggiunto nel corso di tanti anni, durante i quali il Gemelli ha impostato con costanza e dedizione la propria attività oncologia».
Giovanni Scambia, direttore scientifico della Fondazione Policlinico Gemelli - .
Ottimi risultati non solo in ambito clinico. Come ospedale universitario, infatti, il Policlinico è un importante centro d’eccellenza. Antonio Gasbarrini, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, spiega: «È un laboratorio formativo unico all’interno del quale gli studenti possono mettere a terra le conoscenze acquisite in aula, cimentandosi con l'attività clinica presso i reparti e gli ambulatori del nostro Policlinico».
Molto attivo anche il fronte della ricerca, con centinaia di trial clinici su terapie sperimentali in corso al Gemelli, anche in settori di frontiera come la teranostica e progetti di intelligenza artificiale e big data che si avvalgono dell’immenso data base dell’ospedale romano, uno dei più grandi in Europa.
Antonio Gasbarrini, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università Cattolica - .
Fondamentali anche alcuni progetti, come il G-AYA, riguardante i tumori degli adolescenti e dei giovani adulti. «L’aumento di incidenza dei tumori nei giovani – spiega Tortora – è un problema serio, un’allerta mondiale, e anche noi vogliamo dare il nostro contributo all’assistenza e all’avanzamento delle conoscenze in questo campo». Ma il G-AYA non è l’unico progetto in attivo. Il Ccc del Gemelli fa anche parte di una serie di importanti progetti europei, come JANE, CCI4EU e CraNE2. Continua Tortora: «Il primo è una joint action mirata a strutturare sette nuovi network di expertise in campo oncologico in settori quali la prevenzione primaria personalizzata, le cure palliative, le tecnologie omiche, le risorse mediche hi-tech, i giovani adulti con cancro. CCI4EU è un progetto che dovrà definire i requisiti essenziali e le infrastrutture dei Cancer Center in Europa. CraNE è invece una joint action mirata alla creazione di un network europeo di tutti i Ccc riconosciuti nei diversi Stati membri».
Negli ultimi anni il Comprehensive Cancer Center ha anche introdotto lo sportello “Gemelli Cancro” per migliorare l’accessibilità. I pazienti che hanno una diagnosi tumorale già definitiva e necessitano, sulla base di una prescrizione medica, di una visita ambulatoriale urgente possono usare questo servizio. Inoltre, secondo il Programma nazionale esiti dell’Agenzia nazionale per i Servizi sanitari regionali (Agenas), il Gemelli è primo centro in Italia per interventi per tumore dell’utero (997 nel 2022), dell’ovaio (381), dello stomaco (142), del colon (505) e del retto (174). Molto alti i volumi di attività anche per tutte le restanti tipologie di tumore, tra cui in particolare mammella, tiroide, polmone.
Marco Elefanti, direttore generale della Fondazione Policlinico Gemelli - .
Dati e traguardi straordinari che sono, però, sempre sostanziati dalla volontà di mettere il paziente al primo posto: «Sono davvero orgoglioso di questi risultati – afferma Marco Elefanti, direttore generale di Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs – che rappresentano un fiore all’occhiello per la Fondazione e che di certo sono anche motivo d’orgoglio per la Regione Lazio. Ma non avrebbero il valore che oggettivamente hanno se non fossi personalmente testimone nella quotidianità della assoluta dedizione e della passione con cui tutto il personale del Gemelli opera per ottenerli. È un plus non quantificabile che va oltre i dati numerici e le classifiche, e che ci consente di interpretare nel migliore dei modi la nostra missione, che è quella della cura delle persone».