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Carlo Casini
Pochi giorni fa Francesco Casini, ultimogenito di Carlo e fratello di Marina, presidente del Movimento per la Vita italiano, è subentrato ad Angelo Passaleva alla guida dell’Associazione Amici di Carlo Casini, costituita il 9 luglio 2024 per custodirne e diffonderne la memoria, il pensiero e la testimonianza di vita e anche per promuovere l’avvio della causa di beatificazione, come richiesto da un numero crescente di persone in Italia e nel mondo. In questa intervista Francesco Casini riflette sulle responsabilità del nuovo incarico.
Che effetto le fa la presidenza di un’Associazione intitolata a suo padre?
Non me l’aspettavo, sono anche un po’ emozionato, ma la prendo con semplicità. Sicuramente il babbo è stato amico di tutti. Aveva lo stesso stile anche con chi gli si contrapponeva. Oserei dire che questo era uno dei tratti della sua spiritualità vissuta. Per questo il nome “Associazione Amici di Carlo Casini” mi piace e sono contento di condividere con tante persone l’urgenza di far conoscere il patrimonio umano e cristiano che il babbo ha messo e continua a mettere a disposizione di tutti.

Come è nata questa associazione, quale è la sua vocazione?
L’Associazione è nata in modo molto spontaneo. Subito dopo la nascita al Cielo del babbo, il 23 marzo 2020, sono arrivate da varie parti d’Italia richieste per l’apertura della causa di canonizzazione, quasi dando per scontato che ciò sarebbe dovuto accadere. In questi cinque anni sono giunte ancora tante testimonianze sulle virtù del babbo nelle più diverse situazioni della sua esperienza terrena, alcune di queste anche pubblicate; e sono nati la Rete Amici di Carlo Casini, coordinata da Anna e Alberto Friso, e la comunità orante “Rosario del 23 con e per Carlo Casini”, coordinato da Marco Caponi. Le norme del diritto canonico prevedono che sia necessario attendere cinque anni dalla nascita al Cielo per aprire il procedimento di Canonizzazione. Arrivare alla costituzione dell’Associazione Amici di Carlo Casini è stato un passaggio quasi naturale. Nell’atto costitutivo sono indicate le finalità dell’Associazione, che è necessaria per promuovere la causa di beatificazione e canonizzazione, da tanti auspicata negli ultimi cinque anni. L’Associazione ha comunque anche lo scopo di diffondere i valori umani e cristiani a cui il babbo ha dedicato l’intera sua vita, a partire dall’affermazione del valore di ogni essere umano sin dal concepimento e di custodire e diffondere il suo patrimonio intellettuale, culturale e spirituale.
Ricevete ogni giorno tantissimi messaggi di chi ha conosciuto Carlo Casini, gente comune: che cosa la colpisce di più?
Grazie di avermelo chiesto. Le testimonianze che sono giunte e che continuano a giungere raccontano come il babbo sia stato capace di essere per primo amico di tutti, abbia vissuto le virtù in modo eroico, sia stato ancorato a Vangelo. È come se ciascuno sentisse la spontanea necessità di restituire qualcosa. Molti di questi messaggi diventano oggetto di riflessione e meditazione nella Rete Amici di Carlo Casini. È come se attraverso questi messaggi il bene fatto dal babbo si moltiplicasse. L’Associazione Amici di Carlo Casini ha senso proprio se questo bene si moltiplica.
Quali sono le iniziative più significative dell’Associazione?
Come già detto, sostiene la Rete Amici di Carlo Casini e l’appuntamento del Rosario del 23 di ogni mese. L’Associazione è molto giovane, non ha neppure un anno, ma è già stata in grado di organizzare un partecipatissimo convegno presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati dal titolo “Impegno pubblico e virtù. L’esempio di Carlo Casini, magistrato, deputato, europarlamentare, leader del Movimento per la Vita Italiano”.
Carlo Casini è stato un esempio per molti e il suo impegno e la sua dedizione a favore della vita, dal concepimento fino alla morte naturale ancora oggi risuonano nel Movimento per la Vita italiano. Che ricordi ha di suo padre in famiglia?
Il ricordo del babbo e quello del suo impegno per la vita sono un tutt’uno. Aveva la capacità di essere una persona autentica. La sua attenzione per gli ultimi era evidentissima, ed era chiarissimo come per lui il Movimento per la Vita con i Centri di Aiuto alla Vita, Progetto Gemma, Sos Vita, fossero il luogo adatto per occuparsi del più ultimo tra gli ultimi, il bambino che non è ancora nato. Ma in realtà era sensibilissimo è premuroso anche verso i già nati, eccome! Il suo cuore era una porta sempre aperta. Era difficile riuscire a capire come facesse. Il suo esempio è stato il suo più grande metodo educativo e gli siamo grati per questo. Ci teneva in continuo “allenamento”.
Quali sono i prossimi impegni dell’Associazione?
Il 22 marzo l’Associazione, insieme alla Rete Amici di Carlo Casini e al Movimento per la Vita, promuoverà una giornata di spiritualità presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma, dal titolo “In cammino con Carlo Casini testimone di speranza”. Il 23 marzo, giorno in cui si compiono cinque anni dalla salita in Cielo del babbo, sono previste molte celebrazioni liturgiche, tra le quali mi piace ricordare quella che si svolgerà presso la Basilica della Santissima Annunziata a Firenze. Prossimamente sarà pubblicato un libro sull’amicizia di Carlo Casini con i santi del nostro tempo. Poi si vedrà... Le idee non mancano.
In Carlo Casini è riconosciuta da un numero sempre maggiore di persone la “fama di santità”. Che cosa ci può dire al riguardo?
Molti hanno un’idea dei santi come immagini sull’altare. In realtà i santi sono persone reali, in carne ed ossa come noi. Anzi, sono quello che dovremmo essere noi. Il babbo è stato straordinario nell’ordinario. Ed era in effetti straordinario in fatto di generosità, non solo materiale ma anche spirituale e umana. Amava la povertà che ha certamente praticato dimostrando grande distacco spirituale e materiale dal denaro e dal potere. Era capace di miracoli feriali e quotidiani. Penso che avesse una straordinaria capacità di essere amico del prossimo perché – e lo si vedeva – era profondamente amico di Dio. Amava la Chiesa. Tutto ciò che ha realizzato nella sua vita, e non è poco, era la naturale conseguenza di questo intimo “segreto”. L’impegno per la vita, in ogni più concreta sua declinazione, era per il babbo un atto di contemplazione che partiva dal concepito. L’Associazione Amici di Carlo Casini è uno strumento per diffondere e condividere questa esperienza.