giovedì 10 ottobre 2024
Nella città della pace e a Perugia tre giorni di svolta per il protagonismo delle persone con disabilità: il primo vertice dei "Grandi" dedicato all'inclusione. La responsabile Cei spiega perché
Suor Veronica Donatello, responsabile del Servizio Cei per la Pastorale delle persone con disabilità

Suor Veronica Donatello, responsabile del Servizio Cei per la Pastorale delle persone con disabilità - Foto Siciliani

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Il G7 sull'inclusione e la disabilità che si terrà tra il 14 e il 16 ottobre rappresenta un momento storico per la comunità internazionale. L’evento, che si aprirà ad Assisi e proseguirà a Perugia, vedrà la partecipazione di delegazioni di tanti Paesi e sarà un’opportunità per ridefinire il ruolo delle persone con disabilità nelle nostre società.

L'incontro ha come scopo affrontare le sfide che queste persone vivono quotidianamente e tracciare una nuova strada verso una maggiore inclusione. L’apertura, il 14, sarà caratterizzata dalla presenza dei ministri per la Disabilità di tutti i continenti. Un momento solenne in cui Assisi, con il suo profondo simbolismo di pace e fraternità, accoglierà i leader politici e i loro team. Sono stati coinvolti anche 140 volontari provenienti da diocesi italiane e l’associazione “Insieme a Te”, che si uniranno per sostenere e accompagnare l’importante appuntamento.

Dopo la cerimonia inaugurale, dove ci saranno musicisti con disabilità, con lingue dei segni perché nessuno si senta escluso, le delegazioni si sposteranno a Perugia, dove nei giorni seguenti le discussioni si intensificheranno attraverso alcuni panel su vari aspetti della vita e grazie alla partecipazione di numerose associazioni che operano da anni nel campo della disabilità. Questo evento, promosso dal Ministero della Disabilità, rappresenta una risposta concreta alla cosiddetta “cultura dello scarto” spesso denunciata da papa Francesco. In un mondo dove troppo spesso le persone più fragili vengono emarginate, il G7 offre l’occasione per ribadire che l’inclusione non è solo un evento, una questione di diritti, ma una necessità per costruire una società civile ed ecclesiale migliore.

L’incontro si pone quindi come un luogo di ascolto e confronto, dove le persone con disabilità non sono semplici oggetti di discussione ma veri protagonisti, agenti attivi del cambiamento. Le aspettative per questo summit sono alte, soprattutto considerando la partecipazione attiva di persone, caregiver e associazioni che lavorano quotidianamente per migliorare la vita delle persone con disabilità. A Perugia il 15 e 16 ottobre numerose associazioni porteranno la loro esperienza sul campo e offriranno suggerimenti concreti su come migliorare le politiche pubbliche e le strutture di supporto. La presenza di volontari e operatori del settore culinario renderà le giornate perugine non solo un'occasione di dibattito ma anche un momento di condivisione. Questo G7 è una vera piattaforma per quel cambio di mentalità che papa Francesco – col quale le delegazioni avranno un incontro il 17 mattina – ha spesso incoraggiato: la costruzione di una società dove ogni persona, indipendentemente dalle proprie capacità, possa sentirsi accolta e valorizzata.

Le decisioni del G7 potrebbero segnare un passo importante verso un futuro più inclusivo, dove le persone con disabilità non siano più relegate ai margini superando la logica assistenzialista, e possano finalmente entrare nei processi e avere un posto nelle decisioni politiche e sociali. Un evento che, grazie alla sua portata globale e all’approccio partecipativo, promette di lasciare un segno profondo e duraturo nella lotta per i diritti e l’inclusione.

* Responsabile Servizio nazionale per la Pastorale delle Persone con Disabilità - Cei

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