La musica di Cristian Carrara ha un dono estremamente prezioso, di questi tempi sempre più raro per i compositori contemporanei: parlare direttamente al cuore di chi la ascolta, oltrepassando barriere innalzate da decenni di complesse elucubrazioni intellettuali e di dogmi culturali imposti da sterili logiche di partito.I sei brani racchiusi nel nuovo disco intitolato Liber Mundi (cd pubblicato da Arts e distribuito da Tosca) possono essere avvicinati da chiunque senza timori reverenziali o complessi di inferiorità; rappresentano infatti l'esito di un'impronta creativa mai scontata o banale, che non ostenta nulla di forzatamente provocatorio o innovativo, ma ha il merito indiscusso di affrontare e declinare con dignità d'arte i grandi temi della nostra vita quotidiana.Come sempre, il compositore friulano (classe 1977) tiene alto il livello d'ispirazione delle sue opere, arricchendole di riferimenti culturali e spirituali che garantiscono molteplici piani di lettura: partendo da Mater, toccante inno intitolato appunto alla maternità e affidato alla sola orchestra d'archi, passando per i rimandi ai Sacri Testi racchiusi in Face to face – dialogo visionario tra l'uomo e Dio costruito idealmente sulla promessa di grazia e compimento sottoscritta da san Paolo («ma allora vedremo faccia a faccia...») – e in Liber Mundi (riflessione musicale sul "libro del mondo", la Bibbia), proseguendo per i chiaroscuri espressivi del vibrante Tales from the Underground (riferimento implicito alle Memorie dal sottosuolo di Dostoevskij) per arrivare ai due suggestivi pezzi finali, A Peace Ouverture ed East West Romance, legati a doppio filo con la Terra Santa.Onore al merito ai professori dell'Orchestra Filarmonica Toscanini diretti da Matthieu Mantanus, ma anche al soprano Angela Nisi (che si distingue per la parte vocale della pagina che dà il titolo all'album), mentre un ruolo di primo piano spetta a Francesco D'Orazio, poliedrico violinista più volte chiamato in causa in veste di solista. Ma la protagonista assoluta rimane la musica di Carrara, con il suo messaggio diretto e la sua forza comunicativa, in grado di offrire risposte accessibili a tutti, ma a una sola condizione; che ci sia una domanda aperta da parte di chi la ascolta.
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