Un prete blogger, il Covid e la «messa» della malattia
mercoledì 10 marzo 2021
Dopo Luigi Accattoli, un altro protagonista della blogosfera ecclesiale è rimasto contagiato dal Covid e ne ha parlato nell'ambiente digitale. Sto parlando di don Mauro Leonardi, 61 anni, sacerdote, attualmente esercita il ministero a Roma, collaboratore di questo giornale (su cui presto racconterà i giorni della sua malattia) e autore del blog "Come Gesù" del quale spesso questa rubrica ha riferito. Don Leonardi ha scelto però di parlarne non durante la fase acuta della malattia, ma successivamente: in un commento su Facebook spiega di aver preferito raccontare del contagio solo dopo averlo superato «per non destare eccessive preoccupazioni», in particolare - immagino - presso le migliaia che quotidianamente gli affidano un'intenzione per la messa. Così, solo chi si fosse accorto che erano stato sospesi i video avrebbe potuto interrogarsi sulla sua salute. E a due video, sinora, è stata infatti affidata la comunicazione "ufficiale". Il primo è stato una diretta su Facebook ( bit.ly/38qt6CJ ) di meno di 3 minuti, la sera del 7 marzo, gratificata di 8mila tra reazioni e commenti. Don Leonardi esita un attimo prima di fornire le informazioni essenziali: «Ho avuto il Covid ma sono guarito», «sono stato dieci giorni in un ospedale romano con una polmonite bilaterale». Seguono pochi altri dettagli: dai primi brividi di febbre del 13 febbraio, dopo una messa a porte aperte, al permanere attuale della positività pur nella certezza della guarigione. Nel secondo video, di poco più lungo, pubblicato anche sul blog il giorno dopo ( bit.ly/3l379Po ), egli torna su «questa esperienza, che finché non ci passi non capisci che cos'è», soffermandosi sui sintomi e in particolare sui dolori alle articolazioni e sul senso di estrema debolezza. Mentre promette che scriverà «qualche cosa», in questi suoi primi resoconti di ritorno dal Covid don Leonardi comunica ai suoi affezionati follower di aver vissuto un'esperienza di fragilità. Ma anche di non averli dimenticati: «Pregavo per voi con la "messa" della malattia».
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