È una beata italiana la protagonista del video di 17 minuti “Pierina Morosini. Il silenzio della purezza”, che in meno di due mesi si è guadagnato sul canale YouTube “HM Television” 84mila visualizzazioni ( bit.ly/3Fjefec ). Pierina Morosini, di Albino (Bergamo), morì ventiseienne, nel 1957, per le conseguenze di un’aggressione a sfondo sessuale: oggi i media ne parlerebbero come di un efferato femminicidio. La sua vita e la sua morte portarono la Chiesa a riconoscerla martire: sarà Giovanni Paolo II a proclamarla beata, nel 1987, con le parole che campeggiano sull’home page del sito a lei dedicato ( bit.ly/3UhrLmU ). Attraverso la messa in scena della sua ultima giornata terrena, quella in cui fu aggredita, questa vera e propria agiografia evoca con delicatezza e sobrietà – anche quando deve raccontare il delitto e i due giorni di agonia – tutti i tratti della spiritualità di Pierina Morosini, vissuta in famiglia, in parrocchia e sul lavoro.
Compresa la speciale devozione che rivolgeva a Maria Goretti, alla quale oggi la unisce, con altre otto donne, la qualifica di «martire per la difesa della castità» (se ne trova l’elenco alla fine un post di qualche anno fa bit.ly/3ivZM5P di Emilia Flocchini). Nel video, infatti, la si vede pregare così: «Raccogli, Madre pietosa, la mia povera offerta e ottienimi da Gesù, mio sposo e re della mia anima, purezza e fedeltà costante»; nel 1947 aveva professato i voti privati di castità, povertà e obbedienza. Merita di essere raccontata anche la storia che sta dietro alla realizzazione di questo docufilm. Alla sua origine c’è l’Hogar de la Madre, un’associazione pubblica di fedeli di origine spagnola fondata nel 1982 da don Rafael Alonso Reymundo. L’impegno dei suoi membri per l’uso dei mass media in prospettiva evangelizzatrice passa per la Fondazione EUK Mamie, la quale, la scorsa estate, ha inserito tra le sue attività (web tv, produzioni di audiovisivi, la rivista bimestrale “H.M”) anche un Corso sui mezzi di comunicazione, riservato per questa prima edizione a delle ragazze. Sono appunto le partecipanti al corso ad avere girato e interpretato il film, come testimonia un altro video postato sul canale YouTube “Hogar de la Madre” ( bit.ly/3ORnbKO ). Per loro è stato «un atto d’amore al Signore e ai giovani».
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