Devo a un post su Facebook ( tinyurl.com/ymenswu ) di Stefano Sodaro – direttore de “Il giornale di Rodafà. Rivista online di liturgia del quotidiano” – la rilevazione di un “peccato editoriale” trovato in Non sei solo. Sfide, risposte, speranze, il libro-intervista a papa Francesco dei giornalisti argentini Francesca Ambrogetti e Sergio Rubin. È appena uscito in Italia per i tipi di Salani, e “Avvenire” ne ha pubblicato martedì 24 un’anticipazione (tinyurl.com/3x5a97ja). Il “peccato”, che classificherei “veniale”, è all’inizio del “Prologo”, dove lo stesso Francesco dice di sé: «...poco dopo essere stato ordinato cardinale» (tinyurl.com/mvpzbz2s ): «ordinato» anziché «creato». “Non sei solo” è l’edizione italiana di El Pastor, pubblicato da Penguin Random House (sotto il marchio Origen, con il quale si rivolge ai cristiani ispanofoni in tutto il mondo) alla fine dello scorso febbraio. Pur tenendo ferma la distinzione tra “errante” ed “errore”, occorre capire se quest’ultimo risiede nell’edizione originale o in quella italiana. Con pochi click si trovano online le pagine iniziali dell’edizione in spagnolo e si verifica che l’errante non è né papa Francesco (almeno questa colpa i detrattori non potranno addebitargliela) né il suo editore internazionale, giacché la frase in El Pastor è corretta: «...a poco de ser creado cardenal» (tinyurl.com/c7ksxd6s ). A sbagliare è dunque l’editore italiano: nessuno dei sempre meno numerosi anelli della catena produttiva si è interrogato sulla differenza tra vescovi e cardinali e tra essere ordinati ed essere creati. Certo: chi è senza peccato scagli la prima pietra... Dalla vasta aneddotica raccolta frequentando le redazioni delle editrici religiose potrei confessare un Gesù «venuto per essere servito e non per servire», una scommessa sulla data di morte di un Papa perduta ma andata in stampa e l’intera tiratura di un libro di preghiere in cui una “e” decisamente fuori luogo venne trasformata, a mano, in una macchiolina. Ma l’infortunio – nel suo piccolo, per carità – mi pare un altro segnale dell’arretramento dell’alfabetizzazione cristiana, che oltre ai mezzi d’informazione e all’entertainment cinematografico e televisivo sta evidentemente abbandonando anche il settore editoriale. Persino quando manda in stampa un “libro del Papa”.
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