Un microchip nel pallone A Mou e Motta il chip fairplay
sabato 9 dicembre 2023
Non c’eravamo ancora ripresi dallo choc della futura sperimentazione del “cartellino rosso a tempo”, brevettato dagli scienziati della Ifab, che dai laboratori Adidas rilanciano subito con il futuristico “pallone con microchip”. E per questo pallone da RoboCop c’è già una data certa, lo faranno rimbalzare ai prossimi Europei di Germania 2024. Il microchip non serve a rilevare il meteo dei campi tedeschi ma - informano dall’Adidas - aiuterà gli arbitri a rilevare i falli di mano prima di un gol
e sarà anche utile per la segnalazione dei fuorigioco. Il Var dunque può andare anche in pensione, perché questo sensore, a quanto abbiamo capito, funzionerà come una specie di “tac” in campo. Un altro colpo di “tac/co” della tecnologia. Gli esperti esultano alla trovata geniale perché il microchip farà da supporto al varista che, forse, diventerà finalmente infallibile. Tutto ciò che viene realizzato dall’uomo è fallibile, anche il miglior marchingegno elettronico come questo pallone spaziale al quale auguriamo che il chip non vada mai in tilt e che non danneggi i già pochi neuroni a disposizione di molti mutandieri della domenica e i loro mister che li guidano dalla panchina. Alcuni di loro non si fidano del varista e ancora meno dell’arbitro. Se ci fosse un partito “antiarbitri” beh il leader maximo sarebbe lui, il fustigatore dei fischietti José Mourinho. Alla vigilia del match con il Sassuolo, lo “Specialone” ha cominciato a straparlare all’indirizzo dell’arbitro Marcenaro, il quale secondo il visionario di Setùbal avrebbe danneggiato la Roma. «L’arbitro ammonirà Mancini per un fallo su Berardi e così il nostro difensore, diffidato, salterà la gara contro la Fiorentina», questa la profezia di Mou che non si è avverata: la Roma ha vinto, in rimonta 1-2, e in 11 con Mancini fisso al suo posto fino al triplice fischio di Marcenaro. Piuttosto il Sassuolo ha subito l’espulsione di Boloca (al 63’) e ha perso anche per un rigore a favore della Roma, fischiato al 76’. Così, dopo la sceneggiata della conferenza stampa postpartita in lingua portoghese (che ha indignato, riferisce Lorenzo Longhi, un anziano tifoso del Mapei Stadium che ha sbottato: «Sei venuto a prenderci per il c…(bip)?») Mourinho ha riabilitato il signor Marcenaro. «La prestazione dell’arbitro è stata ottima, e non lo dico solo per l’espulsione del giocatore del Sassuolo e per il rigore a nostro favore». Per cosa lo dice allora “Specialone”? Mourinho fa proseliti e arruola forze fresche nella guerra agli arbitri e al Var. Il suo degno allievo, il mister del Bologna rivelazione Thiago Motta (ex interista del “triplete”) nel post gara di Lecce ha sbottato contro l’arbitro Doveri che ha decretato il rigore del pari in favore dei salentini: «Mi sorprende il fatto che Doveri, un grande arbitro, abbia fatto proseguire tutti questi minuti in più. Nasca e il Var non mi sorprendono». Ora al di là che vengano squalificati o meno dalla giustizia sportiva, Mourinho e Motta rappresentano due esempi di scarsissimo fairplay. Ma quando inventeranno un microchip da inserire nelle menti con poca lealtà sportiva ? © riproduzione riservata
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