Da 17 anni il signor Roberto vive in una scuola occupata alla periferia di una grande città del Centro Italia. Non è una vera casa, ma per lui è tutto. Ha perso il lavoro ormai da tempo e a 62 anni rimettersi in piedi è quasi un miraggio. Roberto, che ha vissuto anni di grande disperazione, «non ha più toccato alcol» da quando il Sert lo ha aiutato a uscire dalla dipendenza. Ma ha ancora problemi di deambulazione e una forma persistente di diabete che non gli «hanno permesso in questi anni di riprendere una giusta autonomia». Vive a reddito zero; lo sostengono la parrocchia, i fratelli e alcuni amici, «ma non posso contare sempre e solo su di loro, né pensare che l'aiuto sia continuativo». Una delle persone che si interessa a lui racconta che Roberto trascorre parecchio tempo aiutando i volontari nel magazzino parrocchiale: scarica i viveri destinati alle famiglie bisognose, li sistema negli scaffali e svolge altri piccoli incarichi. «È sempre disponibile, affidabile e persona di grande responsabilità. È un uomo perbene e potrebbe meritare un aiuto da parte vostra», conclude. Dal canto suo Roberto ai lettori della "Voce di chi non ha voce" chiede, con grande umiltà, «un sostegno economico, se possibile».
Si può aiutare anche con un piccolo contributo sul ccp 15596208 intestato ad Avvenire, "La voce di chi non ha voce", P.zza Carbonari 3, Milano. Gli assegni devono essere intestati ad Avvenire, "La voce di chi non ha voce". Si può anche effettuare un bonifico a favore di Avvenire, "La voce di chi non ha voce", conto n. 12201. Banca Popolare di Milano, ag. 26, codice IBAN: IT65P0558401626000000012201
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