Ho già avuto modo di sorridere degli equivoci algoritmici suscitati da un profilo Facebook che, come il mio, mostra uno spiccato interesse per le cose ecclesiali. Ultimamente mi ha raggiunto più volte l'offerta di "ritagli di ostie" (semplici e anche tostate). Ignoro quale mercato possano avere, eppure una volta o l'altra finirò per acquistarne – online – una confezione... Ben più convincente un video che mi è arrivato per la prima volta all'inizio di agosto e che il sito di Avvenire ha subito rilanciato ( tinyurl.com/ybzfhwwe ), mentre Aleteia ( tinyurl.com/yb449ckf ) gli ha dedicato un servizio piuttosto argomentato alcuni giorni dopo. È la modalità scelta per lanciare sui social network la prossima edizione del Festival Francescano (Bologna, 28-30 settembre 2018), che ha per tema una delle invocazioni delle Lodi di Dio altissimo, "Tu sei bellezza", e per obiettivo interpretare "una categoria filosofica, già ampiamente dibattuta, soprattutto dal punto di vista relazionale: il rapporto con gli altri e con Dio genera bellezza, il riconoscere se stessi come portatori di bellezza è di per sé bellezza" (Comunicato stampa, 3 agosto). In forma di inserzione questo video continua a comparire, periodicamente, sul diario del mio profilo Facebook e ogni volta me lo riguardo con diletto, mentre vedo crescere le visualizzazioni. L'idea è semplice: annunciare che si mostreranno le reazioni di alcune persone poste davanti a un'opera d'arte e poi scoprire, davanti a loro e alla telecamera, uno specchio. Girato e montato con la tecnica della candid camera, alterna l'umanità di un adulto e di un giovane, di una ragazza e di due sorelline, di un frate e di una suora, di una giovane donna e di un'altra più matura. Chi ride, chi si commuove, chi rimane in attesa trepidante. Infine, ognuno propone il suo commento. "Guardarsi con gli occhi degli altri è sempre più semplice" è quello che mi è sembrato più adatto a descrivere qualcosa di quel che il Festival promette.
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