“TvTalk”, il congedo con stile di Bernardini
martedì 28 maggio 2024
Raramente succede quello che è successo sabato scorso a TvTalk (Rai 3), ovvero che un’intera puntata abbia ruotato attorno all’addio del conduttore. Certo è che Massimo Bernardini, il conduttore in questione, cresciuto professionalmente in questo giornale come capo degli spettacoli, ha guidato il programma per 23 anni. Dapprima sull’allora Sat 2000, da un’idea di Paolo Taggi, con il titolo Il grande talk (in collaborazione con l’Università cattolica e la presenza fissa della compianta Mirella Poggialini, critica televisiva di Avvenire), e poi, dopo un periodo di collaborazione con Rai Educational, emigrato definitivamente in Rai nel 2005 con il nuovo titolo TvTalk, mentre Il grande talk continuava su Tv2000 con Alessandro Zaccuri. Passato dalla conduzione in solitaria in maniche di camicia alla conduzione in giacca e cravatta affiancato del trio Cinzia Bancone, Silvia Motta e Sebastiano Pucciarelli, Bernardini ha portato al successo un magazine di analisi dei fenomeni televisivi e dei programmi della settimana ottenendo, dopo la promozione dal sabato mattina al sabato pomeriggio, ascolti sempre superiori al milione di telespettatori. Solo negli ultimi tempi gli autori lo hanno spinto verso l’alleggerimento, lo show, soprattutto nella seconda parte dell’ora e mezzo di messa in onda. Per fortuna è rimasta abbastanza costante, anche se non più come prima, la presenza del professor Giorgio Simonelli, storico della tv. In chiusura di puntata Bernardini, che non ha mai nascosto il suo essere cattolico, ha motivato l’addio ricorrendo anche al Vangelo del servo inutile, ma soprattutto facendo riferimento a una scelta di vita e alla moglie che lo sta aspettando. Senza di lui TvTalk sarà sicuramente un’altra cosa. Ci auguriamo che con la designata Mia Ceran non viri ulteriormente verso il rotocalco di spettacolo abbandonando del tutto la critica televisiva. © riproduzione riservata
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