martedì 28 settembre 2021
C'è una fede cristiana giusta e una sbagliata? Secondo Wendell Berry, scrittore americano, sì. È quella fede che scinde in due Dio e la sua creazione, che loda Dio ma disprezza il creato. Considerato da alcuni un cantore ante litteram della Laudato si', Berry è tutto da ascoltare quando lancia questa denuncia nel suo Jayber Crow (Lindau). Qui parla di quei cristiani sulla strada sbagliata: «Imparavano a farsi un'opinione altissima di Dio e bassissima delle sue opere, anche se ripetevano che il nostro mondo era stato creato da Lui. Ciò che non riuscivano a vedere era che il mondo è davvero meraviglioso, e che alcune delle sue più grandi bellezze sono anche le più brevi. Riuscivano a immaginare la Chiesa, che è un'organizzazione, ma non il mondo, che è ordine e mistero».
Insomma, una religione tutta «verticale» che non tiene in conto l'«orizzontalità» della sua storia. Ma questa non è la fede cristiana. Tempo fa il cardinale Tagle, già vescovo di Manila, mi diceva che si era sentito «vendicato» dalla Laudato si' rispetto a tutte le critiche che aveva ricevuto quando guidava marce di protesta contro lo sfruttamento senza criterio del sottosuolo da parte di imprese multinazionali. Come se l'impegno a difesa del creato non fosse un servizio di lode e gratitudine al Creatore.
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