«Il bello della diretta», si diceva una volta. In realtà, anche in passato, era un modo per esorcizzare il brutto della diretta: un errore, una gaffe, un
involontario incidente di percorso durante un programma in diretta televisiva. In tempi recenti «il bello della diretta» si identifica spesso con ospiti che abbandonano lo studio stizziti con il conduttore o con una controparte. Raramente si era visto un co-conduttore che se ne va in polemica con il conduttore principale come successo domenica a Uno mattina in famiglia (Rai 1) con Gianni Ippoliti che ha raccolto i giornali rosa della sua ironica rassegna stampa e se n’è andato invitando Tiberio Timperi a continuare «a sbuffare». Il bizzarro umorista romano, che ha il curioso vezzo di portare una scarpa diversa dall’altra, ha poi spiegato che sarebbero anni che Timperi «sbuffa». Di contro, l’insofferenza del conduttore sarebbe stata dovuta alla notizia inserita da Ippoliti di un uomo disponibile ad accompagnare gratis donne all’ultimo appuntamento con ex violenti. Notizia e conseguente richiesta di applauso sicuramente inopportuni alla luce di recenti drammatici femminicidi, pur ritenendo che sia stata soltanto la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Chi dei due abbia ragione ci interessa poco. Ci preme piuttosto sottolineare il poco rispetto per il pubblico se si pensa che Uno mattina in famiglia si annuncia come «un’ora di informazione garbata per raccontare il Paese», mentre domenica abbiamo assistito a un programma ad alta tensione, sgarbato, con il meteorologo Francesco Laurenzi, buttato in scena ansimante, che a malapena riusciva a parlare cimentandosi pure in bolle di sapone che insaponavano lo studio permettendo a Timperi la battuta polemica sulla televisione che «è sempre un ambiente molto scivoloso». Ma che almeno i panni sporchi, suggeriamo noi, se li lavino in casa. © riproduzione riservata