«Un campo da gioco gigante, 100 concorrenti, 100 categorie diverse, 100 mila euro in palio. E soli 45 secondi per vincere e andare avanti o perdere e tornare a casa. Alla fine, ne rimarrà solo uno. Tutto questo è The Floor». Così, ogni volta, il martedì in prima serata su Rai2, Ciro Priello introduce il nuovo game show in cui 100 concorrenti si confrontano, due per volta, a suon di quiz. A ognuno è assegnata una casella su una sorta di tappeto scacchiera e una propria categoria. Uno dopo l’altro i concorrenti sfidano uno dei confinanti: chi perde viene eliminato. Il vincitore, invece, guadagna la casella dell’avversario allargando il proprio spazio. Il concorrente che alla fine delle puntate conquista l’intero campo da gioco, si aggiudica il montepremi di 100 mila euro. Si tratta dunque di un gioco di conoscenza (chiamiamola cultura generale) e di strategia. Alla base del format, dovuto al produttore televisivo olandese Jhon de Mol (Grande fratello, Affari tuoi, The voice…), c’è l’idea della conquista del territorio, ma quello che più conta è la tensione che si crea in quei 45 secondi di un «duello» che coinvolge sicuramente anche i telespettatori a casa. E questo per un quiz televisivo è fondamentale. In più i cento partecipanti sono stati scelti tra candidati che mostrano particolarità professionali o di altro tipo, comunque attitudini allo spettacolo o buona capacità di stare di fronte alle telecamere. Il tutto per favorire l’intrattenimento attraverso l’interazione con il conduttore e le battute di Fabio Balsamo nel ruolo di «tuttologo». Il ritmo è buono e Priello, al debutto in Rai insieme alla spalla abituale (entrambi componenti del gruppo comico napoletano The Jackal), si dimostra all’altezza della situazione. L’unico rischio, come sempre succede in questi casi, può essere la ripetitività. Ma per ora The Floor sembra funzionare.
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